Chris Evans spiega di essere meno interessato alla recitazione, in quanto vorrebbe focalizzarsi su alcuni lavori manuali.
Recentemente GQ ha pubblicato un nuovo approfondimento dedicato a Chris Evans, che include alcune dichiarazioni inedite dell’attore sulla sua carriera e sulla vita privata. Parlando delle possibilità di un ritorno nei panni di Captain America, ruolo che ha abbandonato con Avengers: Endgame nel 2019, Evans ha spiegato di non aver chiuso definitivamente la porta.
Nell’intervista, inoltre, Evans ha spiegato che rispetto ad alcuni anni fa è meno interessato alla recitazione: l’attore non vuole abbandonare Hollywood, ma al tempo stesso vorrebbe focalizzarsi principalmente su qualche lavoro manuale, anche mettendo in secondo piano i vari progetti cinematografici.
Mi interessano le attività da realizzare in autonomia. Vorrei solo fumare una canna, mettere su della musica e dedicarmi alla ceramica. Sai cosa intendo? Quello a cui si dedica Seth Rogen. Aiuta a stare bene, amico. Vai semplicemente nella tua officina e crei qualcosa. Quanto è appagante, semplice e quotidiano. Amo recitare, ma non puoi recitare da solo. Ho scelto una professione che richiede non solo la collaborazione di molti artisti diversi, ma ha bisogno di un pubblico.
Evans ha quindi spiegato che, grazie ai suoi trascorsi con Marvel, potrebbe permettersi persino di smettere completamente di recitare:
Se volessi smettere ora, potrei permettermelo. È incredibile ed è una benedizione oltre ogni aspettativa. In particolare, perché la vita è imprevedibile e tutto può accadere. IIn genere sono un po’ troppo pianificatore. Cerco di organizzare le cose in modo che qualsiasi tipo di futura emergenza possa verificarsi, io l’abbia già preventivata. E questo, a quanto pare, è esattamente quanto la Marvel mi ha offerto. Parte del relax consiste nel mettere a tacere il cervello e la mia ansia. Le analisi, la pianificazione per il domani… Non devo più farlo in un modo così pressante e posso semplicemente dedicarmi al presente.
Ora si tratta davvero di valutare: in che periodo dell’anno giriamo? Sai, non voglio perdere l’autunno. Mi piace troppo l’autunno. Ne ho solo pochi a disposizione.
Infine, Evans ha spiegato che il suo obiettivo è quello di “sfuggire alla prigionia di un corpo e di una mente pronti a rimproverargli continuamente i limiti di ognuno di noi”:
A mio parere, la caratteristica degli esseri umani è proprio questa, sai? Siamo creature senzienti. Veniamo al mondo soffrendo. Però abbiamo l’opportunità di lasciarci alle spalle tale condizione. Il mio cane si trova bene perché non conosce il problema dell’adattamento. È ciò che ci divide. Il leone, l’uccello, la nuvola, la cascata: sono in armonia perché non si preoccupano di esserlo. È il fatto di essere consapevoli di noi stessi a distinguerci, ma ci fa anche soffrire. Crediamo che sia il nostro pregio. In realtà, direi che è il nostro limite.
Siamo tutti desiderosi di lasciare un segno o di essere visti in un certo modo… E questo mestiere certamente lo esaspera.