Il presidente e CEO della NATO ha commentato la causa legale di Scarlett Johansson contro la Walt Disney Company.
Dopo essere stato rinviato diverse volte a causa della pandemia, lo scorso mese Black Widow è stato distribuito in contemporanea al cinema e sulla piattaforma di streaming Disney+ con Accesso VIP. La pellicola, ambientata tra gli eventi di Captain America: Civil War e quelli di Avengers: Infinity War, vede Natasha Romanoff/Vedova Nera (Scarlett Johansson) fare i conti con il suo passato e con le relazioni lasciate alle spalle prima di diventare un Avenger.
Il cinecomic avente per protagonista Scarlett Johansson, come sappiamo, ha incassato ben 80 milioni di dollari nel primo week-end di programmazione negli Stati Uniti, diventando il film con l’esordio più alto al box-office dall’inizio della pandemia da Covid-19, mentre su Disney+ ha totalizzato 60 milioni tramite pagamento aggiuntivo. Malgrado ciò, il rilascio ibrido di Black Widow ha dimostrato ben presto di essere piuttosto controverso e controproducente. Dopo la dura critica della NATO sulla “performance anomala” della pellicola al box-office nel secondo week-end, Scarlett Johansson ha citato in giudizio la Walt Disney Company per aver infranto una clausola del suo contratto con i Marvel Studios che prevedeva una distribuzione esclusiva nelle sale cinematografiche (e una percentuale sugli incassi) sostenendo che la decisione della compagnia di distribuire Black Widow su Disney+ le è costata più di 50 milioni di dollari.
Nel corso di una recente intervista con Variety, John Fithian, presidente e CEO della NATO [National Association of Theatre Owners], ha parlato di diversi argomenti tra cui l’impatto della variante Delta del Covid-19 sulle vendite dei biglietti, il modello del day-and-date e la battaglia legale di Scarlett Johansson contro la Casa di Topolino. Commentando quest’ultima, Fithian ha sottolineato il ruolo che la pirateria ha avuto sulla performance di Black Widow ed ha espresso il suo supporto nei confronti dell’attrice:
“Riteniamo che il rilascio simultaneo dei film sia un pessimo modello di business per l’intera industria. La disponibilità del film nelle proprie case cannibalizza le vendite dei biglietti e rende le copie digitali disponibili il giorno stesso dell’uscita di quel film al cinema aggravando e accelerando il fenomeno della pirateria. Una cosa è registrare un film con una videocamera in sala e cercare di ottenere una copia decente che sia sincronizzata con il sonoro. Queste copie esistono e spesso non sono di buona qualità. Un’altra cosa è essere in grado di rubare una copia immacolata con il rilascio in streaming. L’esclusività cinematografica e le finestre di distribuzione hanno sempre ritardato la pirateria. Stiamo perdendo molti clienti. Nella sua causa Scarlett Johansson ha fatto i nostri stessi ragionamenti. Il suo compenso, in qualità di attrice e di donna d’affari di enorme successo, è basato sulla vendita dei biglietti. Scegliendo il rilascio in contemporanea, Disney ha ridotto le vendite dei biglietti e di conseguenza anche il compenso di Scarlett Johansson. Tantissimi talent sono concentrati su questo episodio. Si dà il caso che Scarlett sia un’attrice molto nota con una carriera brillante che è stata nominata agli Oscar due volte, quindi è stata la prima a fare causa ma molte persone sono preoccupate. Stiamo parlando con molti registi e attori perché condividiamo gli stessi timori. Non pensiamo che la comunità creativa stia facendo solo questo perché amano l’esperienza di fruizione sul grande schermo. Si tratta di fare ciò che è meglio per tutti.”
“[…] La causa di Scarlett Johansson è indice del fatto che un sacco di persone condividono le nostre preoccupazioni. Ad un certo punto avremo bisogno di tornare all’idea che Hollywood dovrebbe concentrarsi sulla redditività. La guerra dello streaming non durerà per sempre. Ci sono troppi servizi streaming ora che lottano per la sopravvivenza. I consumatori non si abboneranno ad otto o dieci servizi diversi a lungo. Alcuni avranno successo, altri falliranno. È per questo che alcune compagnie stanno adottando strategie di perdita per sopravvivere alla guerra dello streaming. Speriamo solo che i modelli di business affidabili non aspettino troppo fino alla fine della guerra dello streaming.”
Nel momento in cui gli è stato quale sia stata la reazione della Disney al comunicato stampa della NATO sul brusco calo del film nel secondo week-end di programmazione americano e per quale motivo l’organizzazione abbia diffuso pubblicamente la dichiarazione piuttosto che comunicare le proprie preoccupazioni allo studio in privato, John Fithian ha dichiarato:
“Penso che sia meglio lasciare private le conversazioni private. Passerò sopra la reazione. Abbiamo riferito le nostre preoccupazioni in privato, all’inizio. Ho intenzione di lasciarle dove sono.”
Ricordiamo che Black Widow, diretto da Cate Shortland (Berlin Syndrome) e scritto da Jac Schaeffer (WandaVision) e Eric Pearson (Thor: Ragnarok), vede nel cast Scarlett Johansson (Natasha Romanoff/Vedova Nera), Florence Pugh (Yelena Belova), David Harbour (Alexei Shostakov/Red Guardian), Rachel Weisz (Melina Vostokoff), William Hurt (Segretario Thaddeus “Thunderbolt” Ross), O-T Fagbenle (Rick Mason) e Ray Winstone (Dreykov).
SINOSSI
“Nello spy-thriller ricco d’azione Marvel Studios’s Black Widow, Natasha Romanoff a.k.a. la Vedova Nera affronta i lati oscuri del suo registro quando una pericolosa cospirazione con legami col suo passato insorge. Inseguita da una forza che non si fermerà davanti a nulla finché non l’avrà sconfitta, Natasha dovrà fare i conti con il suo passato da spia e con le relazioni spezzate e lasciate alle spalle prima di diventare un Avenger.”