In questo speciale abbiamo elencato gli easter egg e i riferimenti presenti in Black Widow, lo stand-alone sulla Vedova Nera.
ATTENZIONE: LO SPECIALE CONTIENE SPOILER SU BLACK WIDOW
Dopo più di un anno di attesa, questa settimana è stato distribuito nelle sale Black Widow, il primo film della Fase 4 dell’Universo Cinematografico Marvel che vede Natasha Romanoff/Vedova Nera (Scarlett Johansson) fare i conti con il suo passato e con le relazioni lasciate alle spalle prima di diventare un Avenger. In questo speciale abbiamo analizzato gli easter egg e i riferimenti presenti nella pellicola che potrebbero esservi sfuggiti.
IL LOGO DELLO S.H.I.E.L.D.
Nella scena iniziale della pellicola Alexei Shostakov (David Harbour) e Melina Vostokoff (Rachel Weisz) vengono inseguiti dallo S.H.I.E.L.D. per aver rubato un floppy disk da un centro di ricerca. Prestando attenzione, è possibile notare che sulle auto è presente il logo originale dell’organizzazione fittizia di spionaggio, lo stesso che abbiamo visto in Iron Man 2 (2010) e in Captain Marvel (2019).
SMELLS LIKE TEEN SPIRIT
Il brano che sentiamo in sottofondo nella suggestiva sequenza d’apertura di Black Widow è una cover di “Smells Like Teen Spirit” dei Nirvana cantata da Malia J e registrata originariamente nel 2015. In un’intervista con Consequence nel febbraio 2020, Malia J rivelò che quando lei e Think Up Anger vennero contattate dai Marvel Studios pensarono “che fosse uno scherzo” e non risposero immediatamente. Durante la pandemia, quando Malia si è resa conto che la Casa delle Idee stava cercando effettivamente di mettersi in contatto con lei per inserire la cover nel film, la cantante si è sentita “assolutamente emozionata” per questa opportunità:
“Una versione diversa di questa cover circolava nell’industria cinematografica e televisiva sin dal 2015, e posso solo ipotizzare che qualcuno del loro settore fosse un fan e volesse inserirla nel film. L’ho scoperto durante la pandemia, e la notizia mi ha sollevato il morale in un periodo così brutto. Non avevo idea che questa canzone sarebbe finita in un film Marvel, per non parlare della sequenza d’apertura [di Black Widow]. Sono una grandissima fan di Scarlett Johansson e di Florence Pugh, essere parte di qualcosa in cui sono coinvolte entrambe è un sogno che diviene realtà.”
LA SEQUENZA INIZIALE
La sequenza d’apertura include diverse figure realmente esistite che, a quanto pare, hanno interagito con il Generale Dreykov (Ray Winstone) nella continuity del Marvel Cinematic Universe tra cui Jimmy Carter, Vladimir Putin e Bill Clinton.
THE AMERICANS
Il film di Cate Shortland presenta alcune analogie con The Americans, serie di spionaggio creata da Joe Weisberg e andata in onda dal 2013 al 2018 su FX. Oltre alla palese somiglianza tra le sequenze d’apertura, l’incipit del cinecomic e quello della serie è praticamente identico: due agenti sovietici che si fingono una coppia di americani sposati che vive nei sobborghi.
IL SIERO DEL SUPER SOLDATO
Tra le varie immagini presenti nella sequenza d’apertura è possibile intravedere delle fiale contenenti un liquido blu. Potrebbe trattarsi, con molta probabilità, del Siero del Super Soldato creato dalla Stanza Rossa che ha conferito i poteri ad Alexei Shostakov. Ciò si ricollega alle parole dell’Agente Coulson (Clark Gregg), il quale in una scena di The Avengers (2012) aveva spiegato a Steve Rogers che molte persone – inclusa l’Unione Sovietica – avevano cercato di replicare la formula ideata da Abraham Erskine (Stanley Tucci).
DUCKTALES
Nel film sono presenti due easter egg riguardanti DuckTales, popolare serie animata prodotta da Walt Disney Television Animation e andata in onda negli anni ’90: in primo luogo, possiamo vedere la sigla della prima stagione del 1987 nella sequenza ambientata nella casa in Ohio; in secondo luogo, alcune immagini di DuckTales vengono mostrate nei titoli di testa come parte dell’addestramento previsto dal Programma Vedova Nera.
UN PESSIMO ANNO
La scena iniziale di Black Widow in cui Natasha viene riportata nella Stanza Rossa è ambientata nel 1995, un anno particolarmente negativo per le “figlie” del Marvel Cinematic Universe:
• Nick Fury (Samuel L. Jackson) ha salvato la figlia del Direttore Alexander Pierce (Robert Redford) durante una crisi a Bogotà.
• Nel 1995 si svolgono gran parte degli eventi di Captain Marvel.
• Thanos (Josh Brolin) e il suo esercito di Chitauri hanno dimezzato la popolazione degli Zen-Whoberi, prendendo con sé la piccola Gamora (Zoe Saldana).
• Elihas Starr è morto in un’esplosione durante degli esperimenti con il Tunnel Quantico, causando uno squilibrio molecolare in Ava Starr a.k.a. Ghost (Hannah John-Kamen).
THUNDERBOLT ROSS
La pellicola segna il ritorno nel Marvel Cinematic Universe di Thaddeus “Thunderbolt” Ross, il personaggio interpretato da William Hurt ne L’incredibile Hulk (2008), in Captain America: Civil War (2016), in Avengers: Infinity War (2018) e nel finale di Avengers: Endgame (2019). I problemi cardiaci del personaggio di cui parla Natasha, inoltre, erano già stati menzionati da Ross nel film dei fratelli Anthony e Joe Russo.
GLI ACCORDI DI SOKOVIA
Nelle scene iniziali Natasha è in fuga per aver infranto gli Accordi di Sokovia, un documento che stabilisce che gli Avengers non possono più operare liberamente bensì che devono attenersi alle regole e alla supervisione delle Nazioni Unite, agendo solo quando e se ritenuto opportuno e necessario. Gli Accordi sono al centro della trama di Captain America: Civil War e sono stati citati in Spider-Man: Homecoming (2017), in Avengers: Infinity War (2018), in Ant-Man and The Wasp (2018), in WandaVision e in The Falcon and The Winter Soldier.
Un altro dettaglio curioso è rappresentato dal fatto che le scritte che indicano le varie location di Black Widow sono molto simili a quelle di Captain America: Civil War.
IL RE DEL WAKANDA
Oltre ad aver violato gli Accordi di Sokovia, Ross ricorda a Natasha di aver aggredito il Re del Wakanda, ossia T’Challa a.k.a. Black Panther (Chadwick Boseman). Dopo la battaglia all’aeroporto di Captain America: Civil War, infatti, la protagonista usò la scarica elettrica dei suoi braccialetti (noto anche come “Morso della Vedova Nera“) contro la Pantera Nera per permettere a Steve Rogers e a Bucky Barnes di raggiungere la Siberia e fermare Helmut Zemo.
I PRIGIONIERI DEL RAFT
Durante la conversazione telefonica con Natasha, il Segretario Ross menziona i supereroi che hanno sostenuto Steve Rogers in Captain America: Civil War e che sono stati rinchiusi nel Raft – un carcere di massima sicurezza situato nell’Oceano Atlantico – tra cui Sam Wilson/Falcon (Anthony Mackie), Clint Barton/Occhio di Falco (Jeremy Renner) e “l’incredibile detenuto che rimpicciolisce“, ossia Scott Lang/Ant-Man (Paul Rudd).
Una curiosità: in originale Ross fa riferimento ad Ant-Man come “The Incredible Shrinking Man“, film di fantascienza del 1957 incentrato su un uomo chiamato Scott Carey che inizia a rimpicciolirsi dopo essere stato esposto ad una nube radiottiva.
RICK MASON
Nell’Universo Cinematografico Marvel O.T. Fagbenle interpreta Rick Mason, un collega di Natasha e fornitore di armi e veicoli. Nei fumetti, invece, Rick Mason è un mercenario e agente free-lance noto come il nome in codice di “The Agent” ed è il figlio di Phineas Mason a.k.a. il Riparatore, uno dei primissimi avversari dell’Uomo Ragno (nell’MCU tuttavia i due personaggi non hanno alcun legame). Rick Mason è apparso di recente anche nel videogioco Marvel’s Spider-Man: Miles Morales per PS5.
WHiH
La maggior parte dei servizi che vediamo nel film sono trasmessi da WHiH World News, un canale d’informazione e network televisivo fittizio del Marvel Cinematic Universe presso cui lavora la giornalista Christine Everhart (Leslie Bibb).
MOONRAKER
Prima di essere attaccata da Taskmaster sul ponte, Natasha sta guardando Moonraker – Operazione spazio (1979) diretto da Lewis Gilbert, il quarto film su James Bond avente per protagonista Roger Moore. La trama di Moonraker, peraltro, presenta un’analogia con Black Widow: una super-spia costretta ad affrontare un villain che controlla un esercito privato e che opera da una fortezza volante segreta.
GUITAR HERO WORLD TOUR
Nell’appartamento di Natasha a Budapest possiamo intravedere la batteria elettronica di plastica del Guitar Hero World Tour, un videogioco musicale sviluppato da Neversoft, Vicarious Visions e Aspyr Media nel 2008 e giocabile su PlayStation 2, PlayStation 3, Wii e Xbox 360.
TONY STARK
“Non ci parliamo al momento.”
Tralasciando questo riferimento, nella pellicola non c’è traccia del cameo vocale di Robert Downey Jr. rumoreggiato da anni. Nel 2019, infatti, l’autorevole Deadline rivelò che l’attore sarebbe apparso in Black Widow – probabilmente tramite delle scene tagliate di Captain America: Civil War – ma in un’intervista con Total Film la regista ha spiegato che l’idea di inserire dei cameo di altri personaggi alla fine è stata accantonata per rendere Natasha Romanoff più indipendente:
“Inizialmente, ci sono state discussioni per tutto, su tutti i personaggi. Ma abbiamo preso una decisione e penso che Kevin Feige sia stato grandioso in questo, perché disse ‘Non ha bisogno dei ragazzi‘. Non volevamo che sembrasse che avesse bisogno di aiuto. Volevamo che se la cavasse da sola. E lo fa.”
BUDAPEST
“Io e te la ricordiamo in modo molto diverso.”
Dopo anni di teorie, finalmente in Black Widow è stato rivelato cosa è successo a Budapest, location citata sia in The Avengers che in Avengers: Endgame. Grazie ad un flashback scopriamo che Natasha e Clint Barton (Jeremy Renner ha prestato la voce per l’occasione) hanno dovuto uccidere Dreykov, il capo della Stanza Rossa e mente dietro al programma delle Vedove Nere, per compiere il passo finale della sua iniziazione come agente dello S.H.I.E.L.D. Nell’esplosione, tuttavia, è rimasta coinvolta la figlia del Generale, Antonia, aspetto che tormenterà la vita di Nat negli anni a venire. La figlia di Dreykov era già stata menzionata da Loki (Tom Hiddleston) in una scena di The Avengers che accennava al passato di Natasha.
Stando a quanto spiegato nel film, i due dovettero aspettare dieci giorni per allontanarsi dalla città e, dopo aver affrontato le Forze Speciali Ungheresi (episodio che Natasha ricorda durante lo scontro con i Chitauri a New York), furono costretti a nascondersi nelle condotte dell’aria della metropolitana.
DIO DELLO SPAZIO
Ad un certo punto Yelena ironizza sul fatto che i Vendicatori non devono prendere l’ibuprofene al termine delle battaglie, riferendosi a Thor (Chris Hemsworth) come il “dio dello spazio“.
IL GILET
Il gilet verde indossato da Yelena Belova in Black Widow è lo stesso che Natasha Romanoff sfoggia in Avengers: Infinity War. Come svelato durante il tour promozionale del film, l’idea di inserire questo dettaglio apparentemente insignificante è stata del presidente dei Marvel Studios e Chief Creative Officer della Casa delle Idee Kevin Feige, amante delle connessioni tra i vari personaggi.
SEVENTH CIRCLE
Il carcere di massima sicurezza in cui è rinchiuso Red Guardian è chiamato Seventh Circle Prison, titolo di una miniserie omonima su Daredevil e il Punitore scritta da Charles Soule e pubblicata dalla Marvel Comics nel 2016. Il nome della prigione rappresenta anche un riferimento al VII Cerchio dell’Inferno di Dante che ospita i violenti.
URSA
Il soprannome di uno degli uomini che Alexei sfida a braccio di ferro in prigione è “Ursa“, chiaro riferimento a Mikhail Uriokovitch Ursus a.k.a. Ursa Major. Nei fumetti Ursus ha l’abilità mutante di trasformarsi in un grosso orso antropomorfo ed è stato uno dei primi mutanti nati nell’Unione Sovietica a sopravvivere allo sterminio degli individui dotati del Gene-X da parte del Governo Sovietico. In anni recenti Ursa Major è entrato a far parte della Guardia d’Inverno – la versione Russa degli Avengers – insieme a Red Guardian.
Un altro easter egg su Ursa Major è rappresentato dalla statuetta di un orso sulla scrivania di Dreykov.
L’OSSESSIONE PER CAP
Nel film Alexei racconta di essersi scontrato diverse volte con Captain America durante la Guerra Fredda ma, come sottolineato persino da Ursa (Olivier Richters), ai tempi l’eroe a stelle e strisce era ancora intrappolato nei ghiacci. L’ossessione del personaggio per Steve Rogers ha delle radici fumettistiche considerando che il Guardiano Rosso ha incrociato la strada della Sentinella della Libertà in più occasioni. Lo scontro più importante tra i due avvennne nello storico Avengers #44 del 1967, albo in cui Alexei inizialmente affronta Cap per dimostrare la sua superiorità fisica (e ideologica) ma, in seguito all’ingiusta sconfitta del suo avversario da parte del Colonnello Ling, decide di aiutare i Vendicatori sacrificando la sua stessa vita.
IL COSTUME BIANCO
Il costume bianco che Natasha indossa durante l’evasione di Alexei è ispirato al look del personaggio in Black Widow: Deadly Origin, miniserie scritta da Paul Cornell e disegnata da Tom Raney nel 2010 in cui la Vedova Nera si trova al centro di una cospirazione che la porterà in giro per il mondo per aiutare le persone a lei care tra cui Occhio di Falco, Ercole e Daredevil.
ATTERRAGGIO DA SUPEREROE
“Perché fai sempre quella cosa? Quella cosa che fai quando combatti con il braccio e i capelli, quando fai la tua posa da combattimento.”
Nel corso del film Yelena Belova si prende ripetutamente gioco dell’iconica posa della Vedova Nera vista a partire da Iron Man 2. La gag ricorda la battuta sull'”atterraggio da supereroe” resa da celebre da Deadpool (2016) di Tim Miller.
IL NORTH INSTITUTE
Il floppy disk che Red Guardian ruba nel 1995 proviene dal North Institute, una base dello S.H.I.E.L.D. che deve il nome a Oliver Laurence North (un membro dello staff del Consiglio per la Sicurezza Nazionale coinvolto nello scandalo Irangate). Anche se North non è stato coinvolto direttamente, il progetto governativo è ispirato al Progetto MKUltra – un programma illegale e clandestino di esperimenti sugli esseri umani finalizzato a sviluppare delle tecniche per il controllo mentale – che è stato introdotto anche nei fumetti Marvel nella run sulla Vedova Nera scritta da Richard K. Morgan e disegnata da Bill Sienkiewicz e Goran Parlov.
Melina aggiunge che le informazioni rubate da Alexei sono il risultato degli esperimenti eseguiti su Bucky Barnes (Sebastian Stan) come parte del Programma Soldato d’Inverno, progetto con il quale l’HYDRA ha sottoposto il migliore amico di Steve Rogers alla terapia elettroconvulsiva e all’innesto di parole chiave e frasi suggestive nel cervello.
IRON MAIDEN
In una delle stanze segrete di Melina Vostokoff è possibile vedere delle maschere blu che ricordano quella di Iron Maiden, ossia il nome in codice del personaggio nei fumetti Marvel. Creata da Ralph Macchio e George Pérez nel 1983 e apparsa per la prima volta in Marvel Fanfare #1, Iron Maiden è un’assassina e spia esperta che ha affrontato numerose volte la Vedova Nera e che indossa una tuta di metallo leggero in grado di aumentare la sua forza e di proteggerla dagli attacchi energetici.
DINAMO CREMISI
In una scena specifica del film Yelena chiama erroneamente Alexei con l’alter ego di “Dinamo Cremisi“. Mentre nell’Universo Marvel fumettistico Anton Vanko alias Dinamo Cremisi è uno storico villain di Iron Man nonché controparte russa del Vendicatore Dorato, nell’MCU il personaggio ha ispirato la versione in live-action di Ivan Vanko/Whiplash, il villain di Iron Man 2 interpretato da Mickey Rourke. Nel film diretto da Jon Favreau, peraltro, è presente un richiamo a Boris Turgenov, un sicario del KGB che assunse l’identità di Dinamo Cremisi dopo Anton Vanko.
A.I.M.
Nella scena in cui gli scienziati della Stanza Rossa si stanno preparando ad esaminare il cervello di Yelena Belova è possibile leggere sul lettino la scritta “A.I.M.“, acronimo delle Avanzate Idee Meccaniche. Nel Marvel Cinematic Universe l’A.I.M. è l’organizzazione scientifica fondata da Aldrich Killian (Guy Pearce) ed introdotta in Iron Man 3 (2013) di Shane Black. Nei fumetti, invece, Avanzate Idee Meccaniche si contraddistingue per le tute gialle da apicoltori dei suoi membri ed è stata guidata per anni da M.O.D.O.K. [Mental Organism Designed Only For Killing].
ANTONIA
La rivelazione più importante del film riguarda la vera identità di Taskmaster. Nel terzo atto della pellicola, infatti, scopriamo che la figlia di Dreykov è sopravvissuta agli eventi di Budapest insieme al padre, per poi essere trasformata in una spietata macchina da guerra dotata di un chip che le permette di replicare qualsiasi mossa del suo avversario. Il nome del personaggio è un riferimento a Anthony “Tony” Masters, la (presunta) vera identità del Taskmaster fumettistico.
Nel Marvel Cinematic Universe il personaggio – interpretato da Olga Kurylenko (Quantum of Solace) – è ispirato alla versione femminile di Taskmaster apparsa nella serie a fumetti Deadpool MAX (2010) di David Lapham e Kyle Baker e, presumibilmente, anche a Finesse, supereroina dotata degli stessi riflessi fotografici del villain nonché membro dell’Avengers Academy.
LE ABILITÀ DI TASKMASTER
I riflessi fotografici di Taskmaster sono ispirati allo stile di combattimento di diversi supereroi del Marvel Cinematic Universe:
• In diverse scene del film, il personaggio scaglia il proprio scudo contro la protagonista con lo stesso stile adottato da Captain America.
• Durante l’inseguimento a Budapest, Taskmaster esce dal tettuccio di un mezzo corazzato impugnando arco e frecce, chiaro riferimento alla mira infallibile di Occhio di Falco.
• Nel corso dello scontro con Red Guardian, Taskmaster usa gli artigli retrattili di Black Panther sfoderandoli nello stesso identico modo che abbiamo visto in Captain America: Civil War e in Black Panther (2018). All’inizio del film, inoltre, il villain osserva lo scontro tra la Pantera Nera e Occhio di Falco.
• La posa e le mosse utilizzate dalla Vedova Nera.
• L’agilità e lo stile del Soldato d’Inverno nell’uso dei coltelli.
Inoltre, stando a quanto spiegato dal coordinatore delle scene di lotta di Black Widow, James Young, Taskmaster ha studiato attentamente le mosse e lo stile di combattimento dei supereroi coinvolti nella Battaglia all’areoporto di Lipsia – tra cui Iron Man e Spider-Man – vista in Captain America: Civil War per prepararsi allo scontro con Natasha:
“Taskmaster ha studiato gli Avengers; lo si vede nel combattimento sul ponte. In alcuni momenti potete riconoscere lo stile di Captain America, di Bucky, di Iron Man e anche di Spider-Man in quella sequenza. Come si affronta qualcuno che può incarnare tutti gli Avengers contemporaneamente?”
LA MASCHERA PROSTETICA
La maschera prostetica (detta anche Nano Mask) utilizzata dalla protagonista per fingersi Melina è la stessa che Natasha ha usato nel terzo atto di Captain America: The Winter Soldier. Il dispositivo, capace di replicare il volto e la voce di altre persone per missioni sotto copertura, è stato utilizzato anche da Helmut Zemo (Daniel Brühl) per camuffarsi da Bucky Barnes in Captain America: Civil War e da Sharon Carter (Emily VanCamp) nel finale di The Falcon and The Winter Soldier.
POTENZIALE GENETICO
Melina Vostokoff svela a Natasha che uno degli obiettivi del Programma Vedova Nera era cercare il “potenziale genetico nei bambini“. Anche se il film è stato scritto prima del completamento dell’acquisizione della 20th Century Fox da parte della Walt Disney Company (quando la Fase 4 era già stata programmata), questa frase in futuro potrebbe collegarsi all’introduzione del Gene-X e dei mutanti nell’Universo Cinematografico Marvel.
TIPI COLLABORATIVI
Dopo il monologo di Dreykov, Natasha ringrazia la mente dietro alla Stanza Rossa esclamando “grazie per la tua collaborazione“, la stessa frase con la quale la Vedova Nera concluse l’interrogatorio del Dio degli Inganni in The Avengers.
DALLA CARTA ALLO SCHERMO
Il momento in cui Natasha salta dalla finestra per sfuggire all’imminente distruzione della Stanza Rossa è un riferimento visivo ad una tavola della run sulla Vedova Nera scritta da Mark Waid e disegnata da Chris Samnee.
IL QUINJET
Nel finale scopriamo che è stato Rick Mason a fornire alla Vedova Nera il Quinjet dei Vendicatori che vediamo in Avengers: Infinity War con cui Steve Rogers, Sam Wilson, Visione (Paul Bettany), Wanda Maximoff (Elizabeth Olsen) e la stessa Natasha si sono recati in Wakanda. In sottofondo nella stessa scena possiamo sentire l’iconico tema degli Avengers composto da Alan Silvestri.
LA SCENA POST-CREDITS
Nella scena dopo i titoli di coda vediamo Yelena Belova visitare la tomba di Natasha Romanoff insieme al suo cane. Improvvisamente viene raggiunta dalla Contessa Valentina Allegra de Fontaine (Julia Louis-Dreyfus) – introdotta nel quinto episodio di The Falcon and The Winter Soldier – che le affida la sua prossima missione: cercare l’uomo ritenuto responsabile della morte di sua sorella, Clint Barton. La sequenza, pertanto, si collega direttamente alla serie Hawkeye in arrivo a dicembre sulla piattaforma di streaming Disney+ che vedrà nel cast la stessa Florence Pugh.
Creata da Jim Steranko nel 1967 e apparsa per la prima volta sulle pagine di Strange Tales #159, Valentina Allegra de la Fontaine è un’agente sovietica nata a Roma che, dopo l’assassinio dei suoi genitori da parte di un gruppo terroristico, decise di essere addestrata dallo S.H.I.E.L.D., per poi diventare la partner e principale interesse amoroso di Nick Fury Sr. Nei fumetti la Contessa ha assunto l’identità di Madame Hydra ed ha governato Madripoor.
FANNY
Il cane di Yelena Belova che vediamo nella scena dopo i titoli di coda è stato ribattezzato “Fanny“. Si tratta di un richiamo alla scena in cui Rick Mason propone a Natasha di assumere l’identità fittizia di Fanny Longbottom durante la sua fuga dal Governo degli Stati Uniti.
Ricordiamo che Black Widow, diretto da Cate Shortland (Berlin Syndrome) e scritto da Jac Schaeffer (WandaVision) e Eric Pearson (Thor: Ragnarok), è previsto in Italia per il 7 luglio e vedrà nel cast Scarlett Johansson (Natasha Romanoff/Vedova Nera), Florence Pugh (Yelena Belova), David Harbour (Alexei Shostakov/Red Guardian), Rachel Weisz (Melina Vostokoff), William Hurt (Thaddeus “Thunderbolt” Ross), O-T Fagbenle (Rick Mason) e Ray Winstone (Dreykov). Il film sarà acquistabile su Disney+ al costo di 21,99 euro dal 9 luglio.
SINOSSI
“Nello spy-thriller ricco d’azione Marvel Studios’s Black Widow, Natasha Romanoff a.k.a. la Vedova Nera affronta i lati oscuri del suo registro quando una pericolosa cospirazione con legami col suo passato insorge. Inseguita da una forza che non si fermerà davanti a nulla finché non l’avrà sconfitta, Natasha dovrà fare i conti con il suo passato da spia e con le relazioni spezzate e lasciate alle spalle prima di diventare un Avenger.”