Black Panther: Wakanda Forever, Tenoch Huerta ha riflettuto sull’importanza della rappresentazione sullo schermo.
Il 9 novembre è uscito al cinema Black Panther: Wakanda Forever, il sequel del film vincitore di 3 premi Oscar nel 2018 che affronta il tema dell’improvvisa morte di Chadwick Boseman e porta avanti la storia di Shuri (Letitia Wright), ora alla guida del Regno del Wakanda, e degli altri personaggi introdotti nel primo capitolo.
Nel corso di una recente intervista con Inverse, Tenoch Huerta ha parlato dell’importanza della rappresentazione sullo schermo. Nonostante il razzismo sistemico alla base dell’industria di Hollywood, Huerta spera che la sua performance nei panni di Namor in Black Panther: Wakanda Forever sia in grado di ispirare altri attori mesoamericani o appartenenti a gruppi di minoranza in grado di esprimere la propria voce in questo settore:
“Con il mio background culturale e con persone simili a me, è molto difficile avere un’opportunità. Quindi quando hai un’opportunità, fai tutto il possibile per usufruirne.”
“Questa è una grossa piattaforma. Ora ho il privilegio di essere visto e di essere ascoltato dal mondo. So che il mondo intero mi sta guardando. E ho intenzione di parlarne. Il solo fatto che Namor sia un personaggio di colore e che ci siano questi personaggi mesoamericani è grandioso. La rappresentazione è abbastanza forte da mandare un messaggio al mondo.”
“Abbiamo radici indigene, ma non significa che siamo indigeni. Abbiamo perso il nostro linguaggio, il nostro modo di vivere. Puoi definirti indigeno, ma io non sono un indigeno.”