Black Panther: Wakanda Forever, Ryan Coogler e Joe Robert Cole hanno spiegato la scelta dietro alla toccante scena d’apertura.
Il 9 novembre è uscito al cinema Black Panther: Wakanda Forever, il sequel del film vincitore di 3 premi Oscar nel 2018 che affronta il tema dell’improvvisa morte di Chadwick Boseman e porta avanti la storia di Shuri (Letitia Wright), ora alla guida del Regno del Wakanda, e degli altri personaggi introdotti nel primo capitolo.
Nel corso di un’intervista con il New York Times, il co-sceneggiatore Joe Robert Cole e il regista Ryan Coogler hanno parlato nel dettaglio della toccante scena d’apertura di Black Panther: Wakanda Forever in cui vediamo Shuri tentare disperatamente di curare suo fratello. Nello specifico, lo sceneggiatore ha spiegato che iniziare in questo modo la pellicola è servito ad enfatizzare l’impatto della morte di T’Challa sul personaggio di Letitia Wright:
Cole: “In pratica, tutti si aspettavano di capire come avremmo affrontato quella questione, quindi farlo proprio all’inizio aveva senso. Per quanto riguarda i personaggi, avevamo bisogno di introdurre una nuova versione di Shuri. Mostriamo il momento in cui diventa una persona diversa da quella che abbiamo incontrato. È la persona più intelligente del mondo, ma non può salvare suo fratello. Che effetto ha su di te una cosa del genere?”
Coogler: “Volevamo avere una conversazione emotivamente intelligente. Si tratta della qualità trasformativa del dolore e del trauma. Ci si aspetta che quando si verifica un trauma emotivo hai solo bisogno di tempo. Alcuni dicono ‘Oh, dai loro un paio di settimane di riposo e torneranno al lavoro e operativi.’ Ma quella persona è completamente diversa per certi versi. Non lo vedi semplicemente perché il cambiamento non è visibile.”