Black Panther: Wakanda Forever, Ryan Coogler ha raccontato l’ultima conversazione con Chadwick Boseman prima della sua morte.
Il 9 novembre è uscito al cinema Black Panther: Wakanda Forever, il sequel del film vincitore di 3 premi Oscar nel 2018 che affronta il tema dell’improvvisa morte di Chadwick Boseman e porta avanti la storia di Shuri (Letitia Wright), ora alla guida del Regno del Wakanda, e degli altri personaggi introdotti nel primo capitolo.
Durante un’intervista con The Official Black Panther Podcast condotta dal giornalista e fumettista Ta-Nehisi Coates, il regista Ryan Coogler ha ricordato nel dettaglio la sua ultima conversazione con Chadwick Boseman riguardante la sceneggiatura di Black Panther: Wakanda Forever:
“Avevo appena finito la sceneggiatura. La mia ultima conversazione con lui è stata al telefono, quando gli ho chiesto se volesse leggere lo script prima che ricevessi delle note dallo studio per modificare delle cose. Quella è stata l’ultima volta che abbiamo parlato. È venuto a mancare circa due settimane dopo.”
“Era stanco. Si capiva che fosse stanco. Stavo provando a mettermi in contatto con lui da qualche giorno, e lo stesso stava cercando di fare Denzel [Washington]. Così gli ho scritto e gli ho detto ‘Ehi, amico, Denzel ha detto che anche lui ti sta cercando.’ Perché aveva fatto Ma Rainey per Denzel. Così mi chiamò, ed ho capito subito che stava riposando. E che Simone [la moglie di Chadwick Boseman] fosse con lui. Al che lui la caccia fuori dicendole che non voleva che lei ascoltasse qualcosa potesse darle qualche problema con gli accordi di non divulgazione. Ma lei non voleva lasciarlo. È lì che ho capito che qualcosa non andava. Anche se stavano ridendo e scherzando.”
“Mi ha spiegato che lui e sua moglie stavano programmando il loro matrimonio in Carolina del Sud. E quante persone avevano intenzione di invitare… Poi mi ha chiesto di mio figlio, dal momento che si era perso la nostra festa prenatale. Poi mi ha detto che non voleva leggere la sceneggiatura perché non voleva interferire con le eventuali modifiche dello studio. Così ha detto solo ‘Meglio che la legga più avanti.’ Ma ho scoperto solo successivamente che era troppo stanco per leggere qualsiasi cosa.”