Black Panther: Wakanda Forever, Kevin Feige e Nate Moore hanno spiegato il motivo dei cambiamenti delle origini di Namor e di Atlantide.
Il 9 novembre è uscito al cinema Black Panther: Wakanda Forever, il sequel del film vincitore di 3 premi Oscar nel 2018 che affronta il tema dell’improvvisa morte di Chadwick Boseman e porta avanti la storia di Shuri (Letitia Wright), ora alla guida del Regno del Wakanda, e degli altri personaggi introdotti nel primo capitolo.
In un’intervista con il giornalista e fumettista Ta-Nehisi Coates per il secondo episodio del Wakanda Forever: The Official Black Panther Podcast, il presidente dei Marvel Studios Kevin Feige e il produttore Nate Moore hanno discusso dell’introduzione di Namor (Tenoch Huerta) in Black Panther: Wakanda Forever e del suo futuro nel Marvel Cinematic Universe.
Quando Coates gli ha chiesto di parlare dei cambiamenti apportati alle origini di Namor e alla popolazione di Atlantide (chiamata Talokan nell’MCU) e della nuova mitologia del regno sottomarino del Sub-Mariner, Feige ha dichiarato:
“Ho pensato che fosse brillante e la ragione per farlo… Sai, ci sono diversi eroi subacquei al giorno d’oggi che hanno fatto un lavoro davvero spettacolare nel presentare i loro regni sottomarini. Quindi, sì, la ragione per farlo è il fatto che Namor è un personaggio classico e originale della Marvel e un personaggio di cui Ryan parlava durante la produzione del primo Black Panther.”
Moore ha aggiunto che uno dei motivi dietro a questi cambiamenti è legato alla decisione di aiutare il regista Ryan Coogler a creare una storia avvincente per il sequel:
“Sai, Black Panther e Namor hanno una storia molto complicata nei fumetti, ed è una storia di cui io, Ryan [Coogler] e Kevin [Feige] eravamo dei fan. E il modo in cui Ryan si approccia alla realizzazione dei film, a mio avviso, è sempre quello di trovare la ragione organica affinché qualcosa sia reale. E parte di questo processo è stato capire il motivo per il quale sarebbe potuto esistere quello che un tempo veniva chiamato Atlantide partendo da una mitologia che avesse senso per il personaggio in un modo specifico, che non era mai stata realmente definita e che di conseguenza peccava di una specificità narrativa che Ryan ha dovuto capire per poterlo scrivere al meglio.”
“E quindi, attingere alla società mesoamericana, e in particolare alla società yucateca/maya del passato e del presente, penso che abbia dato al personaggio e alla società un punto di ancoraggio che ha permesso a Ryan di costruire A. Una mitologia e B. Una storia che l’ha messa in rotta di collisione con il Wakanda, sia per le somiglianze delle due civiltà che per le differenze molto forti nelle loro esperienze, storicamente parlando.”