Black Panther: Wakanda Forever, il produttore ha spiegato l’importanza di Riri Williams (Dominique Thorne) nella storia del sequel.
Il 9 novembre è uscito al cinema Black Panther: Wakanda Forever, il sequel del film vincitore di 3 premi Oscar nel 2018 che affronta il tema dell’improvvisa morte di Chadwick Boseman e porta avanti la storia di Shuri (Letitia Wright), ora alla guida del Regno del Wakanda, e degli altri personaggi introdotti nel primo capitolo.
In un’intervista con il giornalista e fumettista Ta-Nehisi Coates per il secondo episodio del Wakanda Forever: The Official Black Panther Podcast, Nate Moore, produttore di Black Panther: Wakanda Forever e vicepresidente di produzione e sviluppo dei Marvel Studios, ha discusso dell’importanza del personaggio di Riri Williams alias Ironheart (Dominique Thorne) nella storia del film di Ryan Coogler:
Coates: “Uno dei nuovi personaggi che abbiamo visto ovviamente è Riri/Ironheart. Puoi parlare dell’importanza di Riri in questo film? E in relazione a questo: questa è una storia madre/figlia mentre potremmo considerare il primo Black Panther più come una storia padre/figlio. Che ne pensi?”
Moore: “Sì. Voglio dire, la prospettiva madre/figlia è stata dettata dalla realtà e da ciò a cui stavamo lavorando quando Chad è morto. Ci sembrava naturale che le due persone che sarebbero state maggiormente colpite dalla scomparsa di T’Challa fossero Ramonda e Shuri. E non so quale altra linea di azione ci sarebbe potuta essere se non mostrare quella dinamica, perché è in quel rapporto che risiede l’emozione. E non è certo un male che ci siano due attrici fantastiche come Angela Bassett e Letitia Wright a reggere il peso del film.”
“Penso che Riri sia un’aggiunta interessante al franchise perché, proprio come per Talokan, è uno studio sul contrasto, no? È una persona intelligente quanto Shuri ma è stata educata e cresciuta in una società completamente diversa con un’esperienza da donna nera completamente diversa in America. E quindi avere due personaggi accanto all’altro crea tensione in quel rapporto.”
“Ryan [Coogler], da filmmaker e narratore, è interessato a costruire la tensione tra le persone e a vedere in che modo essa rimbalza da una parte all’altra. E quindi, quando hai sia il Wakanda che Talokan, e Shuri, Riri e Namor, che hanno tutti questi punti di vista che sono in contrasto l’uno con l’altro, c’è una certa magia se riesci a mostrarla correttamente.”