Benedict Cumberbatch su Doctor Strange nel Multiverso della Follia: “Solo a me importava di proseguire la storia di Strange e di tutelarlo.”
Il 4 maggio è uscito nelle sale Doctor Strange nel Multiverso della Follia, il sequel dedicato alle avventure del Maestro delle Arti Mistiche interpretato da Benedict Cumberbatch prodotto dai Marvel Studios e diretto dal leggendario Sam Raimi, che vede il ritorno di Elizabeth Olsen nel ruolo di Wanda Maximoff/Scarlet Witch ed è strettamente collegato agli eventi narrati nelle serie televisive WandaVision e Loki.
Nel corso di un’intervista con Prestine Online, Benedict Cumberbatch ha parlato dell’arco narrativo di Stephen Strange in Doctor Strange nel Multiverso della Follia, spiegando di essere stato uno dei pochi a voler realmente tutelare la storia del personaggio:
“È strano, fatta eccezione per qualche membro della crew, penso di essere stata l’unica persona a cui importava continuare la storia di Strange e di tutelarlo, portando il personaggio ad essere qualcosa ed educando a volte il pubblico a vederlo fare altro. È una strana responsabilità perché sento che ci sia molto altro da scoprire. C’è molto della mitologia dei fumetti da portare nell’MCU e questo è solo l’inizio per il suo personaggio. È molto entusiasmante per me sapere che c’è molto altro da mostrare. Ma sento una certa familiarità con lui. C’è stata una certa continuità sin dal primo film… prima Ragnarok e poi i film sugli Avengers e, ovviamente, Spider-Man: No Way Home. È stato una specie di riscaldamento per il personaggio. È stato un ripasso molto utile per dire ‘Conosco questo tizio, so cosa stanno facendo.’ E mi piace. E nel minuto esatto in cui mi sento a mio agio, voglio mettere il personaggio a disagio, mettendo a disagio anche me stesso. Mi piace. In qualità di attore, voglio una nuova esperienza e portare il pubblico con me mentre il personaggio evolve. È stato un po’ così in questo film.”