Batman: The Animated Series è disponibile su Netflix in Italia, ma solo con la sua prima stagione.
Dopo una lunga attesa ed un rinvio, ieri Batman: The Animated Series ha fatto il suo debutto su Netflix in Italia, per la prima volta (in Italia) rimasterizzata in alta definizione!
Nonostante ciò, su Netflix non sono stati caricati tutti gli 85 episodi che vanno a comporre questa pietra miliare dell’animazione, bensì solo 65. Perché?
Questi 65 episodi vanno a comporre la prima stagione della serie, andata in onda dal 1992 al 1993 in America. I restanti 20 episodi fanno invece parte della seconda stagione (uscita dal 1994 al 1995), che però è stata ribattezzata con un nuovo titolo.
Durante la produzione di Batman: The Animated Series, Warner Bros. richiese infatti di dare maggior spazio al personaggio di Robin per altre avventure, così da attirare ulteriormente il pubblico più giovane.
Proprio per questo, al termine della prima stagione, Warner annunciò il rinnovo con un nuovo titolo in America: “The New Adventures of Batman & Robin“. Oltre al cambio di titolo, venne modificata anche la sigla, che smetteva di mostrare l’iconica scena in cui Batman fermava due rapinatori sul tetto di un palazzo con in sottofondo una composizione di Danny Elfman, e si trasformava in una più classica serie di spezzoni delle varie avventure dei due eroi, con in sottofondo il tema di Shirley Walker.
Tolto ciò, lo stile e la qualità degli episodi rimasero pressoché invariati e tra questi 20 episodi vennero sviluppate alcune storie a dir poco iconiche, come Il Re della Risata, Libertà provvisoria, Il rapimento di Due Facce e soprattutto lo splendido Baby Doll .
L’approccio alla serie era il medesimo, ma questa mossa di marketing bastò per “vendere” questi restanti venti episodi come una vera e propria seconda stagione, che Netflix non ha ancora acquisito.
Il vero coronarsi di questo approccio avvenne poi con “The New Batman Adventures“, dove ebbe luogo un vero e proprio soft-reboot molto più improntato sull’azione, l’utilizzo di gadget e costumi alternativi chiaramente mirati a fornire materiale per i giocattoli, e dove il mondo del Cavaliere Oscuro divenne molto più “super”.
La domanda a questo punto sorge spontanea: quando vedremo i restanti 20 episodi? Purtroppo, ad oggi, non è dato saperlo.
Batman: The Animated Series, un capolavoro delle serie animate.
Bruce Timm ed Eric Radomski hanno ideato quella che possiamo definire come la più brillante rappresentazione di tutto ciò che il personaggio era stato e poteva essere; adottando una serie di scelte estetiche vincenti (uno stile apertamente ispirato ai corti su Superman di Fleischer usciti negli anni ’40 e al film d’animazione nipponico Akira del 1988), con una sceneggiatura di classe e una sigla ad opera dello stesso compositore dei film di Burton, l’inimitabile Danny Elfman, accompagnata da una colonna sonora firmata dalla grandiosa compositrice Shirley Walker, Batman: The Animated Series resta tutt’ora un capostipite dell’animazione supereroistica, ed è per molti il punto più alto mai raggiunto dal personaggio, che qui acquisisce la sua forma definitiva.
Nomi del calibro dell’ormai leggendario Paul Dini chiamato a reinventare personaggi come Mr. Freeze, donandogli una storia carica di una profondità completamente inedita, ma anche portando con sé autori allora sinonimo del personaggio, come Dennis O’Neil, che curò la sceneggiatura della trasposizione di una sua storia, nella quale debuttò il demoniaco Ra’s Al Ghul.
Ora che la serie è approdata su Netflix possiamo immergerci nuovamente nelle tenebre di Gotham City, e decidere come visionare questa volta la serie, se con il superbo voice acting originale che vedeva il compianto Kevin Conroy nei panni di Batman e Mark Hamill nei panni di Joker, o tramite l’eccellente doppiaggio delle loro controparti nostrane, Marco Balzarotti e Riccardo Peroni.