Avengers: Endgame segna un nuovo confine nel panorama dell’intrattenimento cinematografico, ecco la nostra recensione rigorosamente priva di alcun spoiler.
Da quando si è conclusa la mia personale prima visione di Avengers: Endgame, mi sono posto una solenne domanda: come posso esprimere, attraverso una fredda e meccanica tastiera, quel che ho provato? Ciò che il mio cuore e la mia mente trasmettono ancora, senza sosta, in un moto adrenalinico e perpetuo difficilmente provato nella mia vita? Bene, sappiate che questa pellicola segnerà un ineluttabile confine tra la vecchia e nuova frontiera dell’intrattenimento cinematografico e, in generale, all’interno di ciascun di noi. Parole forti, esagerate forse? Nah, ve lo dico spoglio di ogni faziosità, i Fratelli Russo saranno ricordati in eterno per aver dato al mondo intero un prodotto indelebile che marchierà più di una generazione di cultori del fumetto, dei film e di tutto quel che ruota attorno al sistema solare denominato Marvel.
Questa recensione è assolutamente, e categoricamente lo ribadisco un’altra volta per essere estremamente chiaro, priva di alcuno spiacevole spoiler onde evitare un impoverimento emozionale non ricattabile da una manciata di visualizzazioni in più, di consensi, di condivisioni o di chissà cos’altra malevola questione: è un film che deve essere visto, gustato come una amabile fetta di pane e Nutella e infine assaporato con ogni possibile recettore del piacere interiore. Dispiaciuti per questa precisione? Siete così tanto assettati di sapere a tal punto di rovinarvi un momento che, fatemelo dire senza remore, rimarrà per sempre come fenomeno mediatico? Chiudete questa recensione, accomodatevi alla porta e correte via abbracciando una politica che l’intera Redazione di Comics Universe non accoglierà mai. A qualunque costo, citando il motto dei Vendicatori, non cambierò mai questo pensiero.
Ora, conclusa questa doverosa prefazione, vi invito felicemente ad accomodarvi e leggere l’elaborato scritto da una persona che, cresciuta sin dall’infanzia con un albo americano alla mano, potrà solo che ringraziare eternamente il miracolo compiuto da Stan Lee, Jack Kirby, Kevin Feige e tutto l’Universo Cinematografico Marvel. Le nuove generazioni sono finalmente tornate a sognare e aspirare in un mondo costellato da odio e violenza, a valori fondamentali come l’amore, l’amicizia e il rispetto. Via, perdonatemi, ma scrivere queste parole per il sottoscritto è un’emozione non da poco e spero, anche solo in minima parte, di trasmettervi quel che io sto provando in questo momento.
L’imprevedibile ballo delle incertezze
Dallo scorso anno, dopo Infinity War, tutti noi ci siamo costantemente, in maniera anche goliardica, animati furiosamente nell’ipotizzare teorie, congetture, tranelli o chissà altro legati ad Avengers: Endgame… ma ne è valsa la pena? Assolutamente e, proprio grazie a questa lancinante attesa che tutti noi abbiamo patito, parteciperemo inconsapevolmente al ballo delle incertezze firmato Marvel Studios: un’esibizione teatrale, corale, viva, che ci terrà fin da subito con le antenne diritte e lo sguardo in cerca di ogni possibile dettaglio per, chissà, provare ad anticipare quel che accadrà. Non commetterete errore più grande visto che non ci riuscirete, e sarà bellissimo. Fidatevi.
Proprio come nella precedente pellicola, i Fratelli Russo hanno avuto lo straordinario carisma e la bravura nel far coesistere un cast di attori di prima punta dandogli un tempo di battute e d’azione giusto, mai esagerato e invadente, utile a non offuscare alcuna tra le figure più apprezzate dell’intera storia del MCU. È sempre difficile ripetersi ma, se alla base c’è una programmazione a lungo termine, potrete cogliere dei dettagli che fin dallo stesso Infinity War erano stati magnificamente velati anche all’occhio e mente più attenta ed esperta del genere di cui stiamo trattando.
I marchi di fabbrica della Marvel si fanno sentire a gran voce ma, udite attentamente, per la prima volta si carpisce limpidamente un equilibrio e, come farebbe un buon chimico nel suo personale laboratorio, un dosaggio degli elementi scenici magistralmente ben assortiti e fondamentali al fine di non fallire e creare un danno. Roboanti scene d’azione e di battaglia vengono intervallate da momenti di severa introspezione su alcuni personaggi, profondi e toccanti dialoghi e un ritrovato senso d’unione comune che rappresenta appieno lo spirito di squadra dei Vendicatori.
Potrei continuare all’infinito con le metafore ma, per concludere questa breve parentesi, vi dico che Avengers: Endgame è un quadro artistico di pregiata fattura che, più lo si guarderà grazie a molteplici visioni (al cinema, non in streaming, mi raccomando), donerà sempre alla nostra anima un qualcosa di dolce, sicuro dove potersi rifugiare quando si è in cerca del bello. Rasenta la perfezione? Impossibile, visto che nulla è perfetto bensì migliorabile, ma attualmente è catalogabile come una perla rara trovata nei bassifondi oceanici più reconditi. È, semplicemente, magnifico in ogni sua sfaccettatura.
Il ciclo perpetuo della vita, tutto ha un inizio e una fine
Tutti attendevano all’uscio della porta i Fratelli Russo pensando, anche in maniera scaramantica, se realmente si potesse dare una degna conclusione a oltre dieci anni di intrattenimento in un modo che, come spesso accade, possa realmente mettere di comune d’accordo il più alto numero di spettatori possibile. Personalmente, e per quel che ho percepito nella tesa e silenziosa aria della sala cinematografica, la missione è stata portata a termine in un modo tale da ricordare l’epica greca per i riferimenti dati alla figura dell’eroe e al suo travagliato percorso di vita.
Penso che Avengers: Endgame sia il tradizionale ultimo tassello di un puzzle ben intricato, colmo di numerose noie e grattacapi durante il lento percorso di assemblaggio, che dia infine una soddisfazione tale da ripagare di ogni fatica e tempo per creare un qualcosa che dia un piacere assoluto. Di errori se ne sono commessi in maniera accidentale, delle critiche (anche molto dure) si è fatto tesoro immagazzinando un bagaglio d’esperienza tale da poter avere il coraggio di assumere i panni dell’intangibile e immutabile destino e chiudere un percorso tanto irripetibile quanto giusto nella sua cruda durezza che solo la vita quotidiana insegna appieno a ognuno di noi.
Se la pellicola ti porta a compiere riflessioni esistenziali sul bene comune, sulla fugacità della vita e sull’apprezzare ogni cosa che si ha attorno, reputo che non ci sia altro da spendere se non che parole d’elogio e onore ai Marvel Studios. La fine, come recitato da una nostra vecchia conoscenza, è solo parte del viaggio.
In conclusione…
Avengers: Endgame è quel che tutti si aspettavano e oltre, difficilmente ciò che vedrete avete anche solo potuto immaginarlo nella vostra mente. Se siete spaventavi dalla durata, sappiate che fin da subito non vorrete alzarvi dalla poltrona per alcun motivo vista il serrato ritmo, con pause ben ponderate dai registi e i numerosi colpi di scena daranno non poche noie alle vostre mandibole ben spalancate per lo stupore.
Questo prodotto segna un vero e proprio confine generazionale dell’intrattenimento, non smetterò di ripeterlo. Non che ce ne sia bisogno, ma sono obbligato moralmente a ribadirlo: andate, anche più volte, a vedere al cinema questo film. Non lo dimenticherete facilmente.
Comics Universe è orgogliosa di annunciare la partnership con UCI Cinemas in occasione dell’imminente arrivo nelle sale cinematografiche di Avengers: Endgame, fissato per il 24 aprile.
Per l’occasione UCI Cinemas ha lanciato un concorso con in palio diversi premi: partecipare è facile, basta collegarsi al sito avengersendgame.ucicinemas.it e registrare i propri dati.
Partecipando al concorso dedicato al film potrai vincere fantastici premi: dal 16 aprile al 19 maggio vai sul sito avengersendgame.ucicinemas.it e registrando i tuoi dati, parteciperai subito all’estrazione per vincere 15 lampade a muro di Captain America o Hulk, un kit composto da 1 zaino Nilox + Collection Panini e 2 Doc Skateboard Black. Inoltre registrando il biglietto del film, acquistato tramite i canali di vendita UCI Cinemas, puoi vincere un super viaggio per tutta la famiglia con Familien Hotels Sudtirol in Alto Adige!
2 commenti
ATTENZIONE CI SONO ALCUNI SPOILER NEL COMMENTO!!!
Parto con il dire che è un film totalmente diverso da Infinity War
Quindi vorrei dire che è stato più bello Infinity War solo per l’azione che c’è stata… ma non posso….
Film straordinario…
Senza parole…
Adesso ho una domanda che potrebbe rivelarsi interessante…
Non so se siete rimasti fino alla fine di TUTTI i titoli di coda… ma quando sono finiti speravo in una scena post-credit ma invece nulla… ma se avete sentito bene si sentiva un martello sbattere..
Potrebbe essere qualche indizio per il futuro Marvel?
Un’altra domanda…
Gamora: a fine film nella nave dei Guardiani della Galassia c’era scritto “Ricercata”
Quindi.. che fine ha fatto?
È stata polverizzata o no dallo schiocco di IronMan?
Perché faceva parte del passato ed era con Thanos…
Purtroppo per scoprirlo mi sa che dobbiamo aspettare Guardiani della Galassia 3…
Voto 3000❤️
Ho aspettato un anno questo film. Ieri l’ho visto e ha deluso ogni aspettativa possibile.
Durata del film 3h, durata reale film 1h/1h e 30min massimo, il resto sono dialoghi senza senso tra i personaggi.
Reagia del film molta peggiorata rispetto a infinity war. Utilizzo del linguaggio scientifico inappropriato ( riferimento alla fisica quantistica non sapendo neanche di cosa si stia parlando).
Risoluzione del problema principale più scontata di sempre (cioè come fare adesso che thanos ha sterminato mezza popolazione universale).
Combattimento finale mediocre.
In conclusione rispetto ad infinity war non è neanche valutabile.
La mia valutazione oggettiva del film ,su una scala che va da 1 a 5 stelle, è 1 stella (anche meno).
Ps. Io l’ho visto doppiato in italiano, quindi puo essere che i dialoghi siano migliori di come li ho descritti , almeno lo spero.