Ant-Man, Paul Rudd ha riflettuto sul suo ingresso nel Marvel Cinematic Universe e sulla grande famiglia Marvel.
Il 15 febbraio 2023 uscirà al cinema Ant-Man and The Wasp: Quantumania, il terzo capitolo sulle avventure di Scott Lang (Paul Rudd) e di Hope van Dyne (Evangeline Lilly) che inaugurerà la Fase 5 del Marvel Cinematic Universe. Nel film la famiglia Pym si ritrova a esplorare il Regno Quantico, a interagire con nuove strane creature e ad affrontare il pericoloso Kang il Conquistatore, interpretato nuovamente da Jonathan Majors dopo il suo debutto in Loki.
Durante una recente retrospettiva della sua carriera con GQ in vista dell’uscita di Ant-Man and The Wasp: Quantumania, Paul Rudd ha riflettuto sul suo percorso nell’Universo Cinematografico Marvel e sulla sua esperienza con la grande famiglia di attori, registi e creativi con cui ha avuto modo di lavorare sin dal suo debutto nel 2015:
“Il mio amico Edgar Wright aveva lavorato a uno script con Joe Cornish. Mi chiese se fossi interessato a questa parte. Pensai che fosse divertente provare ad interpretare un ruolo così diverso da tutto quello che avevo fatto fino a quel momento. Voglio dire, l’idea di un supereroe era davvero intrigante e fantastica. Questi film sono visti in tutto il mondo e da persone di tutte le età, sai? Era una nuova esperienza per me.”
“Lavorare nell’MCU e a questi film ti fa sentire parte di un collettivo in un certo senso. C’è qualcosa di piuttosto grandioso al riguardo. Sai, essere un attore può essere un’esperienza un po’ solitaria e quando ti rendi conto che la vivrai con un gruppo di persone, diventa più divertente. Penso che si formi un’amicizia veramente solida. Non riesco ancora a credere che siano passati quasi nove anni.”