In una nuova lunga intervista, l’attrice Evangeline Lilly è tornata a parlare di Ant-Man.
“Inizialmente, quando mi hanno offerto la parte, ho detto di no” ride l’attrice “poi mi hanno detto ‘Paul Rudd sarà il protagonista’ e ho cambiato idea, volevo lavorare con lui. Cosi gli ho detto di mandarmi la sceneggiatura, che l’avrei preso in considerazione. E ho iniziato a guardare i film Marvel Studios, cosa che non avevo mai fatto! Sono un po’ snob a riguardo, non amo i pop-corn movies ma, sono rimasta piacevolmente sorpresa. Ho pensato fossero delle pellicole incredibili, veramente ben realizzati(…) Ho pensato che l’idea di Edgar di fondere le storie di Hank Pym e Scott Lang fosse brillante. C’erano fan che volevano Hank, altri erano più per Scott. In questo modo abbiamo soddisfatto tutti” spiega l’attrice “E quel che è fico, sapete, è che Janet Van Dyne è mia madre, Hank Pym è mio padre. Sono stata cresciuta da due supereroi. Il mio personaggio è cazzuto, è capace, davvero competente e molto femminile. Davvero molto cool”.
Poi è arrivata la notizia dell’abbandono di Edgar Wright, il che ha sconvolto la Lilly:
“ho pensato ‘la Marvel agisce da bullo, vuole un burattino e non qualcuno con una visione. Quindi esco anche io dal progetto’. Non ho firmato finché non ho ricevuto la nuova sceneggiatura.”. La Lilly conferma, cosi, il rumor uscito in rete mesi fa: Wright ha lasciato perché il suo Ant-Man era una pellicola standalone e non collegata all’Universo Cinematografico Marvel. “La Marvel aveva, con il nuovo script, semplicemente inserito Ant-Man nel suo mondo” spiega “voglio dire, loro hanno creato un universo e tutti hanno imparato a rispettare quell’estetica e tutto questo. Quello che Edgar aveva scritto era più ‘un film alla Edgar Wright’. Non centrava nulla con il loro universo. Sarebbe stata una pellicola fuori al coro, non importa quanto bella. Avrebbe trascinato il pubblico fuori dall’universo che stanno creando e rovinato la sospensione dell’incredulità che hanno costruito”.