Ant-Man, Isaac “Ike” Perlmutter si sentiva “frustrato” durante la produzione del film Marvel a causa del budget.
Durante il quarto episodio di With Great Power: The Rise of Superhero Cinema, podcast in quattro parti condotto dal giornalista e editore Ben Fritz del Wall Street Journal, sono stati svelati numerosi retroscena inediti sull’Universo Cinematografico Marvel e sulla figura di Isaac “Ike” Perlmutter, il controverso ex CEO e chairman di Marvel Entertainment.
Il giornalista Robbie Whelan, specializzato nelle notizie sulla Disney per il Journal, è riuscito a mettersi in contatto con Perlmutter per avere un quadro completo della sua esperienza alla Casa delle Idee. Stando a quanto spiegato nel podcast, Perlmutter provò una certa frustrazione nei confronti del primo Ant-Man (2015), il cui budget continuava a lievitare dietro le quinte:
Fritz: “Ike ha detto di essersi sentito particolarmente frustrato durante la produzione di ‘Ant-Man’ del 2015. Sullo schermo, Ant-Man è in grado di rimpicciolirsi a dimensioni microscopiche. Ma dietro le quinte, il budget continuava a crescere a dismisura.
Whelan: “Andavano da lui e gli dicevano ‘Guarda.’ Per il primo film di Ant-Man, ad esempio, dissero ‘Guarda, possiamo fare questo film per 60 milioni di dollari.’ E lui disse ‘Fantastico. Sembra perfetto. È un budget abbastanza ragionevole per un grosso film sui supereroi.’ Poi qualche settimana dopo, Ike e gli altri membri del Comitato Creativo ricevettero una chiamata: ‘In realtà, abbiamo bisogno di 80 milioni per realizzare questo film.’ E poi qualche settimana dopo, divennero 100 milioni.
Perlmutter era noto nell’industria dell’intrattenimento non solo per la sua riservatezza (è stato visto in pubblico solo in rarissime occasioni) ma anche per la sua tendenza a risparmiare il più possibile nelle scelte aziendali. Non dovrebbe sorprendere, quindi, che le crescenti spese di produzione per realizzare il film con Paul Rudd abbiano creato qualche grattacapo per il CEO:
Fritz: “Ant-Man alla fine costò 160 milioni di dollari secondo Ike e un’altra fonte interna alla Marvel. Fu un successo al box-office in parte grazie a Paul Rudd nel ruolo da protagonista.”
“Ant-Man realizzò un profitto, anche se avrebbe potuto fare di più se fosse costato di meno. A volte, le lamentele di Ike sulle spese eccessive non avevano a che fare con i film. Metteva in discussione ogni penny speso dallo studio.”
Ricordiamo che Ant-Man (2015), scritto da Edgar Wright, Joe Cornish, Adam McKay e Paul Rudd e diretto da Peyton Reed, vede nel cast Paul Rudd (Scott Lang/Ant-Man), Evangeline Lilly (Hope van Dyne), Michael Douglas (Henry “Hank” Pym), Corey Stoll (Darren Cross/Calabrone), Bobby Cannavale (Jim Paxton), Michael Peña (Luis), Tip “T.I.” Harris (Dave), Abby Ryder Fortson (Cassie Lang), Judy Greer (Maggie) e David Dastmalchian (Kurt Goreshter).
Questa la sinossi ufficiale:
“Hank Pym diventa Ant-Man dopo aver scoperto un composto chimico – la Particella Pym – che gli permette di alterare le dimensioni del suo corpo e possedere una forza sovrumana. Grazie allo sviluppo di un’altra tecnologia, Ant-Man possiede inoltre l’abilità di controllare eserciti di formiche. Questa nuova avventura, ambientata nell’Universo Cinematografico Marvel, vede l’abile ladro Scott Lang nei panni di un Ant-Man moderno. Dopo che il dr. Hank Pym gli fornisce la strabiliante capacità di rimpicciolirsi e al contempo accrescere la propria forza, Lang dovrà ricorrere alle sue doti eroiche nascoste per aiutare Pym a proteggere lo spettacolare costume di Ant-Man da nuove, terribili minacce. Esposti a ostacoli apparentemente insormontabili, Pym e Lang dovranno pianificare e portare a termine un colpo che salverà il mondo.”