Ant-Man and The Wasp: Quantumania, lo sceneggiatore spiega perché la storia di M.O.D.O.K. non è fedele ai fumetti.
Il 15 febbraio è uscito al cinema Ant-Man and The Wasp: Quantumania, il terzo capitolo sulle avventure di Scott Lang (Paul Rudd) e di Hope van Dyne (Evangeline Lilly) che inaugura la Fase 5 del Marvel Cinematic Universe. Nel film la famiglia Pym si ritrova a esplorare il Regno Quantico, a interagire con nuove strane creature e ad affrontare il pericoloso Kang il Conquistatore, interpretato nuovamente da Jonathan Majors dopo il suo debutto in Loki.
Nel corso di un’intervista esclusiva con Brandon Davis di ComicBook.com per il podcast Phase Zero, lo sceneggiatore Jeff Loveness ha parlato dei cambiamenti apportati al background fumettistico di M.O.D.O.K., spiegando per quale motivo non ha adattato fedelmente le origini del personaggio e il suo legame con le Avanzate Idee Meccaniche:
“M.O.D.O.K. era nei piani sin dall’inizio. Penso che Peyton [Reed] e Stephen Broussard abbiano avuto l’idea di rendere Darren Cross la versione MCU di M.O.D.O.K. ed io ho colto al volo la loro proposta. Ho pensato che fosse un’interpretazione brillante e ha portato istantaneamente in vita il personaggio per me. L’ho già detto in passato, ma molte cose sono successe dal primo ‘Ant-Man‘ e [Darren] non sa nulla di tutto ciò, pensavo che fosse divertentissimo. All’improvviso Scott Lang è tornato nella sua vita, è un Avenger da un paio di anni, ha viaggiato due volte con Captain America. E lo stesso vale per Hope [van Dyne], la donna che frequentava da anni e di cui era innamorato, e per Hank [Pym]. Volevamo costruire questo piccolo uomo con una forte agonia in stile ‘Morte di un commesso viaggiatore‘. M.O.D.O.K. e Darren Cross mi sembravano molto divertenti.”
“Mi piaceva l’idea di dare al personaggio questo rovina e questa rabbia alla George Costanza [di Seinfeld]. Perché se vuoi fare un’adattamento totalmente fedele dei fumetti… Voglio dire, è stato fantastico nella serie di Hulu e so che c’è un videogioco [Marvel’s Avengers] dove appare ma pensavo che adattarlo fedelmente non avrebbe funzionato con la continuity che avevamo. [I Marvel Studios] avevano già adattato l’A.I.M. con Aldrich Killian [in Iron Man 3] e pensavo che sarebbe stato troppo difficile inserire tutte queste cose nella storia che stavamo raccontando.”