Ant-Man and The Wasp: Quantumania, lo sceneggiatore spiega l’influenza di Napoleone Bonaparte su Kang.
Il 15 febbraio è uscito al cinema Ant-Man and The Wasp: Quantumania, il terzo capitolo sulle avventure di Scott Lang (Paul Rudd) e di Hope van Dyne (Evangeline Lilly) che inaugura la Fase 5 del Marvel Cinematic Universe. Nel film la famiglia Pym si ritrova a esplorare il Regno Quantico, a interagire con nuove strane creature e ad affrontare il pericoloso Kang il Conquistatore, interpretato nuovamente da Jonathan Majors dopo il suo debutto in Loki.
Durante un’intervista con Polygon, lo sceneggiatore Jeff Loveness ha parlato della (controversa) scelta creativa di sconfiggere Kang il Conquistatore nel finale di Ant-Man and The Wasp: Quantumania. Nello specifico, Loveness ha spiegato che l’obiettivo dei Marvel Studios era di umanizzare il personaggio avvicinandolo a figure storiche realmente esistite come quella di Napoleone Bonaparte:
“Penso alla sua sconfitta nella battaglia di Waterloo o al suo esilio o al suo fallimento in Russia. O alle sue campagne militari in Italia. Penso alla portata della sconfitta e a come puoi umanizzare il personaggio e dargli un arco narrativo riguardante la ricerca della vendetta. [Kang] è il Grande Gatsby del Multiverso. Ma non è un bugiardo. Se riguardi il film e ascolti attentamente quello che dice, capisci che siamo in grossi guai, perché era l’unica persona in grado di fermare questi tizi che stanno arrivando.”