Ant-Man and The Wasp: Quantumania, il regista sulla creazione della prima scena dopo i titoli di coda.
Il 15 febbraio è uscito al cinema Ant-Man and The Wasp: Quantumania, il terzo capitolo sulle avventure di Scott Lang (Paul Rudd) e di Hope van Dyne (Evangeline Lilly) che inaugura la Fase 5 del Marvel Cinematic Universe. Nel film la famiglia Pym si ritrova a esplorare il Regno Quantico, a interagire con nuove strane creature e ad affrontare il pericoloso Kang il Conquistatore, interpretato nuovamente da Jonathan Majors dopo il suo debutto in Loki.
La prima scena dopo i titoli di coda si apre in una location futuristica sconosciuta, in cui delle misteriose figure si muovono nell’ombra. Molto presto scopriamo che si tratta di altre Varianti di Kang, ossia il faraone Rama-Tut, Immortus e Scarlet Centurion, che hanno radunato tutte le loro versioni alternative provenienti dal Multiverso. La scena si chiude con un’inquadratura di una gigantesca arena piena di migliaia e migliaia di Varianti di Kang, pronte a scatenare una Guerra del Multiverso contro l’umanità e contro gli Avengers.
Durante un’intervista con io9, il regista Peyton Reed ha parlato della creazione della prima scena dopo i titoli di coda di Ant-Man and The Wasp: Quantumania, spiegando che la sequenza rappresenta un omaggio all’iconico panel con il Concilio dei Kang nello storico albo Avengers #292 (1963):
“Sapevamo di voler immergere le punte dei piedi nell’idea di ‘Oh, abbiamo sentito parlare di queste varianti, quand’è che ne vedremo qualcuna?’ C’è un panel iconico nei fumetti con tantissimi Kang nel Concilio dei Kang. E l’idea era di ricreare proprio quello specifico panel.”
“Abbiamo fatto il controllo del movimento, in particolare per l’ultimo shot. Un movimento di macchina molto semplice che abbiamo ripetuto. Jonathan ha interpretato 25 o 30 versioni diverse di Kang in quella scena. Ce n’erano un paio per cui abbiamo usato degli effetti prostetici e ce ne sono alcune… abbiamo aggiunto un po’ di cose a tutte le diverse versioni del costume di Kang. L’idea per me era di ricreare quel panel. Ma Jonathan, cavolo, aveva un’energia specifica per ciascuno di quei Kang che abbiamo deciso di inserire.”
“L’abbiamo girata abbastanza velocemente, in solo un paio di giorni, ma l’idea era di accennare al sistema politico del Kang-dom. Abbiamo parlato del fatto che Kang il Conquistatore nel nostro film fosse stato esiliato nel Regno Quantico. Chi lo ha esiliato? Così abbiamo pensato di introdurre questa stanza ombrosa e misteriosa, una specie di camera stellata, in cui c’è questo triumvirato composto da Rama-Tut, da un Centurione e da Immortus.”
“E l’idea del fatto che fossero stati loro a esiliarlo e di accennare alla loro politica era molto interessante. Non rispondiamo necessariamente a quelle domande ma scopriamo che ora sono consapevoli del fatto che gli Avengers sono consapevoli, e che certi Avengers stanno iniziando a farsi strada nel Multiverso e che rappresentano una minaccia. È stato divertente da fare.”