Ant-Man and The Wasp: Quantumania, il regista ha parlato del rapporto tra Kang il Conquistatore e Janet van Dyne nel film.
Il 15 febbraio 2023 uscirà al cinema Ant-Man and The Wasp: Quantumania, il terzo capitolo sulle avventure di Scott Lang (Paul Rudd) e di Hope van Dyne (Evangeline Lilly) che inaugurerà la Fase 5 del Marvel Cinematic Universe. Nel film la famiglia Pym si ritrova a esplorare il Regno Quantico, a interagire con nuove strane creature e ad affrontare il pericoloso Kang il Conquistatore, interpretato nuovamente da Jonathan Majors dopo il suo debutto in Loki.
Durante un’intervista esclusiva con Uproxx per promuovere Ant-Man and The Wasp: Quantumania, il regista Peyton Reed ha parlato del rapporto tra Kang il Conquistatore (Jonathan Majors) e Janet van Dyne (Michelle Pfeiffer) in relazione ai temi principali dei film di Ant-Man:
“Io e Jonathan [Majors] abbiamo avuto un sacco di chiamate su Zoom nelle primissime fasi di sviluppo, non appena lo ingaggiai. E discutemmo di questo tizio che ha il dominio sul tempo, e non vive in modo lineare… C’è una frase nel film che ha scritto Jeff Loveness, ossia ‘Sei un Avenger. Ti ho già ucciso in passato?’. Ha avuto talmente tante esperienze in passato che non riesce neanche a ricordarle tutte. E ci siamo chiesti ‘Come sarebbe essere in presenza di questa persona?’. Abbiamo parlato dell’economia dei suoi movimenti e del suo linguaggio. È molto cauto quando parla, e quando parla in quel modo, devi ascoltare.”
“E poi abbiamo parlato del trauma. Le persone vivono dei traumi nelle loro vite lineari. E se questa persona avesse vissuto molteplici traumi? C’è qualcosa che non funziona in Kang il Conquistatore, no? E ci siamo domandati ‘Cosa significa sviluppare dei legami se vivi molte vite? Ha mai creato un legame con qualcuno?’. E ci piaceva l’idea che il suo attaccamento a Janet van Dyne fosse la cosa più vicina ad un rapporto che abbia mai avuto con una persona.”
“Nella sua mente, è stato tradito da lei. Nella sua mente, lei è stata tradita da lui. E amiamo quell’idea, e il fatto che ciò faccia parte di una trilogia sui supereroi che parla di famiglia e di questi legami. È qualcosa che Kang non ha, e ci piaceva quella contrapposizione.”