Ant-Man and The Wasp: Quantumania, il regista Peyton Reed ha spiegato la scelta di introdurre il personaggio di M.O.D.O.K. nel film.
Il 15 febbraio 2023 uscirà al cinema Ant-Man and The Wasp: Quantumania, il terzo capitolo sulle avventure di Scott Lang (Paul Rudd) e di Hope van Dyne (Evangeline Lilly) che inaugurerà la Fase 5 del Marvel Cinematic Universe. Nel film la famiglia Pym si ritrova a esplorare il Regno Quantico, a interagire con nuove strane creature e ad affrontare il pericoloso Kang il Conquistatore, interpretato nuovamente da Jonathan Majors dopo il suo debutto in Loki.
Durante un’intervista esclusiva con Uproxx per promuovere Ant-Man and The Wasp: Quantumania, il regista Peyton Reed ha parlato dell’introduzione di M.O.D.O.K. nel Marvel Cinematic Universe, spiegando per quale motivo questo bizzarro personaggio della Casa delle Idee è stato inserito nel film:
Uproxx: “M.O.D.O.K. è in questo film, perché ho come l’impressione che sia stato almeno preso in considerazione per due film MCU precedenti e che non sia stato più introdotto. E finalmente hai decifrato il codice, ma sei anche preoccupato per i fan hard-core di M.O.D.O.K. che diranno ‘Non è così nei fumetti.’ Non li conosco, ma penso che siano là fuori.”
Reed: “Sì, immagino che ci siano dei sostenitori incalliti di M.O.D.O.K. là fuori. Non so chi siano queste persone…”
Uproxx: “Scommetto che presto lo saprai.”
Reed: “Sì, lo so. Avrò loro notizie. È questo il problema con i fumetti Marvel: tutti hanno un rapporto pregresso con questi personaggi essendo fan dei fumetti. Perciò bisogna prendere delle scelte definite quando porti questi personaggi sullo schermo. Alcune persone le apprezzeranno, mentre altre no. Ma, alla fine, è ugualmente un personaggio bizzarro, grottesco che assomiglia ad una testa gigante volante. Ed è anche un organismo meccanizzato progettato solo per uccidere.”
“Ma quando discutemmo di come lo avremmo inserito, ci sembrava il film perfetto per introdurlo. E ci piaceva l’idea, la sua funzione nella trama. E ci piaceva il fatto che, quando riveliamo chi sia M.O.D.O.K. in questo film, ci fossero delle ripercussioni anche per Cassie Lang. In realtà è stato un momento scatenante per Cassie, perché all’inizio del film menziona qualcuno che è entrato nella sua cameretta quando aveva sei anni e che cercò di ucciderla! E per una bambina di sei anni, è una cosa che lascia il segno. Quindi tutte queste cose si sono evolute in ‘Ok, abbiamo un’interpretazione del personaggio che penso potrebbe essere un pochino spaventosa e un pochino drammatica.’ E alla fine anche lui ha avuto il suo arco narrativo nel film, ed eravamo entusiasti.”