Ant-Man and The Wasp: Quantumania, Evangeline Lilly ha criticato l’arco narrativo di Hope van Dyne nel film.
Il 15 febbraio è uscito al cinema Ant-Man and The Wasp: Quantumania, il terzo capitolo sulle avventure di Scott Lang (Paul Rudd) e di Hope van Dyne (Evangeline Lilly) che inaugura la Fase 5 del Marvel Cinematic Universe. Nel film la famiglia Pym si ritrova a esplorare il Regno Quantico, a interagire con nuove strane creature e ad affrontare il pericoloso Kang il Conquistatore, interpretato nuovamente da Jonathan Majors dopo il suo debutto in Loki.
Durante un’intervista con The Hollywood Reporter, Evangeline Lilly ha criticato l’arco narrativo di Hope van Dyne in Ant-Man and The Wasp: Quantumania. Nel 2021, l’attrice spiegò il suo problema con il ruolo di Wasp dichiarando: “Hope è un curioso enigma per me. La verità è che trovo difficile conoscere e capire Hope rispetto a tutti gli altri personaggi che ho interpretato.” Quando le è stato chiesto se la sua percezione del personaggio sia cambiato con il terzo film, Lilly ha ammesso:
“Sì e no. Penso di esserci quasi arrivata con questo film. Ora ho una parola che è diventata la mia ancora di salvezza quando sono un po’ persa con lei e quando non so come muovermi. E quella parola è ‘proiettile.’ Quello che ho capito è che c’è un senso di efficienza e di nitidezza in lei. È sempre efficiente in tutto quello che cerca di fare, e quindi quella parola mi aiuta molto. È cambiata talmente tanto nel corso dei tre film e spesso mi sono sentita un po’ persa e incerta, ma ora mi è più chiaro chi sia come persona.”
“Ma [Hope] non cambia molto in questo film. Inizia il film in una posizione che stava cercando di ottenere da molto tempo, avendo riallacciato i rapporti con suo padre, essendosi riunita a sua madre e essendosi innamorata di Scott diventando una matrigna per Cassie. […] Non c’era una direzione precisa in cui dovesse andare oltre a rimarginare quella piccola ferita nel rapporto con sua madre. Quindi questo è un arco narrativo meno drammatico per lei, e ciò mi ha dato l’opportunità di prendere il fiato e di conoscerla un pochino meglio.”