Ant-Man and The Wasp: Quantumania, Corey Stoll ha parlato dell’arco di redenzione di M.O.D.O.K. nel film.
Il 15 febbraio è uscito al cinema Ant-Man and The Wasp: Quantumania, il terzo capitolo sulle avventure di Scott Lang (Paul Rudd) e di Hope van Dyne (Evangeline Lilly) che inaugura la Fase 5 del Marvel Cinematic Universe. Nel film la famiglia Pym si ritrova a esplorare il Regno Quantico, a interagire con nuove strane creature e ad affrontare il pericoloso Kang il Conquistatore, interpretato nuovamente da Jonathan Majors dopo il suo debutto in Loki.
Durante un’intervista con Collider, Corey Stoll ha parlato del suo ritorno nell’Universo Cinematografico Marvel, riflettendo sull’arco di redenzione di M.O.D.O.K. nel finale di Ant-Man and The Wasp: Quantumania:
Collider: “Penso che sarebbe cambiato in quel modo se avesse avuto quella conversazione con un’altra persona o Cassie era l’unica in grado di farlo di evolvere?”
Loveness: “Penso ci sia qualcosa di disarmante in Cassie perché lei, più di chiunque altro, ha il diritto di odiarlo e di vendicarsi, ma il fatto che non lo faccia e che lui pensi a lei ancora come una ragazzina, lo svegli del suo sonno… [Darren] stava per commettere il suo più grande crimine quando minacciò di ucciderla alla fine del primo film, quindi penso che dovesse essere lei a svegliarlo un pochino.”
Collider: “Se fosse sopravvissuto, pensi che quel cambiamento sarebbe accaduto? Avrebbe preso una strada migliore?”
Loveness: “Sai, penso che sarebbe stato un processo. [ride] Penso che le vecchie abitudini siano dure a morire. È una persona molto sensibile, ed è molto insicuro. Penso che Darren stesse solo cercando amore e approvazione, e finalmente l’ha ottenuta. A prescindere dal fatto che avesse mantenuto quel senso di autostima di e fiducia in sé stesso, sarebbe stato un processo.”