I Marvel Studios hanno danneggiato la post-produzione di Ant-Man and The Wasp: Quantumania a causa di Black Panther: Wakanda Forever.
Negli ultimi mesi sono emerse online le testimonianze di numerosi artisti dei VFX – che si occupano della realizzazione degli effetti visivi dei blockbuster di Hollywood – che hanno denunciato le condizioni di lavoro legate ai progetti dei Marvel Studios come l’impatto delle tempistiche opprimenti sul loro stato d’animo e la mole di lavoro non proporzionale alla paga. La compagnia, infatti, esercita molto potere sulle aziende che si occupano di effetti visivi e chiede di continuo diversi cambiamenti nel bel mezzo della lavorazione, ben più di ogni altro cliente dell’industria cinematografica.
In queste ore Vulture ha pubblicato un lungo approfondimento sulla crisi del settore degli effetti visivi nel quale sono state raccolte le dichiarazioni di alcuni VFX artists che avrebbero lavorato alla post-produzione Ant-Man and The Wasp: Quantumania. Stando a quanto raccontato dai tecnici degli effetti visivi (chiaramente in forma anonima), il film di Peyton Reed sarebbe stato danneggiato dalla carenza di personale e dalle scadenze irrealisticamente brevi per completare gli effetti entro il Presidents’ Day.
Nello specifico, sembra che i Marvel Studios abbiano dato priorità agli effetti visivi di Black Panther: Wakanda Forever (2022) a scapito di quelli di Ant-Man and The Wasp: Quantumania. I filmmaker e i dirigenti dello studio, di conseguenza, hanno dovuto cambiare numerose porzioni della pellicola senza disporre però di un budget sufficiente per attuare le modifiche, costringendo gli artisti dei VFX a lavorare fino a 80 ore alla settimana per mesi: “È stata come una seconda fase di ciò che successe con James Cameron su ‘Titanic’, dove i tecnici facevano dei pisolini sotto le loro scrivanie, perché non c’era abbastanza tempo tra un turno e l’altro per andare a casa e poi tornare a lavoro. Ora, la totalità dell’industria che è stata toccata dalla Marvel è definitivamente bruciata, ed è questo che sta causando più burnout.”
Jim: “In termini di priorità, ‘Wakanda Forever‘ era sicuramente in cima alla lista. Tutti i soldi sono stati spesi per quello. Tutte le risorse migliori sono andate a quel film. È comprensibile visto il contesto… con ciò che è successo a Chadwick [Boseman] e dopo il successo del primo film. Ma ha finito per ridurre la capacità di portare ‘Ant-Man‘ fino in fondo.”
“Per ‘Ant-Man‘, ci sono stati un sacco di cambiamenti editoriali verso l’ultimo terzo e quarto del progetto che sono stati ordinati troppo tardi. C’è un punto di non ritorno. Per quale motivo certe cose sono state cambiate, per quale motivo certe note sono state date più tardi di quanto avrebbero dovuto essere… spetta alla Marvel dirlo. Ma sicuramente ha causato un sacco di tensione, agitazione e molta pressione su tutti alla [nome censurato].”
“Purtroppo, è evidente che ci siano state delle scorciatoie. Alcune cose sono state utilizzate per coprire il lavoro incompleto. Alcuni tagli sono stati fatti per non mostrare tanta azione o effetti come avrebbero potuto esserci – probabilmente perché non c’era abbastanza tempo per renderizzare tutto. Molti shot sono stati accorciati. Sembrava davvero che certe scene fossero state tagliate o alterate per risparmiare denaro, risparmiare tempo o mascherare l’incapacità di saperle fare.”
“Perché non ci siamo tirati indietro? Non vuoi fare nulla che possa compromettere minimamente il tuo sostentamento. Parte di questo significa che quando una decisione esecutiva che ti dice ‘Questo è quello che faremo’, dai per scontato di non avere il potere di dire nulla contro. Non puoi dire ‘Beh, è una stronzata. Non dovremmo fare qualcosa di meglio?’ Perché non accadrà mai.”
“Molti di noi sono seduti qui a pensare: i soldi ci sono. Se la Marvel spendesse un po’ più di soldi per pagare gli addetti ai VFX, non farebbe molta differenza per i dirigenti al comando. Ma se si tratta di loro che non si sentono a loro agio con i loro numeri di banca e noi che lavoriamo fino al burnout, perdiamo ogni volta. Onestamente, la paragono all’avidità umana.”
“Nel complesso, penso che il risultato finale sia soddisfacente. È un buon tappabuchi per l’inizio della Fase 5. Ma penso che ci fosse molto potenziale per questa storia, per gli effetti visivi in generale… Penso che il film stia ricevendo le recensioni che sta avendo perché la Marvel sta raddoppiando il più possibile gli sforzi sulla qualità costrittiva. Stanno spremendo il sangue dalle pietre. E abbiamo finito il sangue.”
Ted: “La mia esperienza su ‘Quantumania‘ è paragonabile alla maggior parte delle produzioni a cui noi specialisti dei VFX lavoriamo e, per questo motivo, non è stata particolarmente brutta o difficile. Non direi che altri progetti hanno necessariamente avuto la priorità o che il morale non fosse particolarmente alto (anche se uno dei miei colleghi in realtà è rimasto deluso per via della mancanza di lavoro che gli è stato dato da fare su quel film – ha trascorso intere giornate solo per finire col non fare più nulla, e ciò è andato avanti per mesi). Le nostre condizioni di lavoro sono tutt’altro che ideali e ‘Quantumania‘ è stato solo un altro di una lunga serie.”
Conor: “‘Wakanda Forever‘ ha avuto la precedenza. Sembrava che i pezzi grossi e i supervisori fossero stati spostati per lavorare a quel film e ‘Ant-Man’ si è trovato con un gruppo di lavoro più piccolo. È passato in secondo piano… era una cosa meno urgente. Forse il regista aveva un’idea di ciò che voleva, ma non era sicuro al 100%. Avevamo un ambiente approssimativo sul quale stavamo incollando alcuni personaggi principali. Ai tempi, non ci era stato detto dove i personaggi avrebbero dovuto essere in quell’ambiente. Abbiamo fatto solo quello che ci sembrava giusto.”
“Poi c’erano volte in cui dovevamo creare un’intera azione di un attore: Ant-Man si muoveva attraverso qualcosa. E poi pensavi: perché non lo hanno girato nel modo giusto o come volevano sin dal principio? Perché dobbiamo rifare tutto e ricrearlo? Perché dobbiamo fare a pezzi come un mostro di Frankenstein la performance di un attore? Uno shot rapido che richiedeva due secondi doveva essere rifatto 20 volte per combaciare con quello che volevano. C’è stata un sacco di rielaborazione, un sacco di inefficienza. Ho finito per occuparmi e rilavorare a una grossa porzione del lavoro di altri artisti… e non funziona così solitamente quando lavori per altri studi.”
“Non ho ancora visto il film finito. C’erano alcune sequenze interessanti che stavamo mettendo insieme che sembravano promettenti. Ma potevano essere coinvolte più persone in quel progetto. Magari spenderci più soldi. Quando si lavora contemporaneamente a un sacco di progetti come questi, le risorse si assottigliano. La qualità inizia a mancare. Non potete aspettarvi che tutte le compagnie di VFX consegnino lavori di altissima qualità, soprattutto se lo fai con un budget limitato.”