Attenzione ad eventuali Spoiler per chi segue la serie regolare su Daredevil.
Dopo gli otto mesi di pausa narrativa che seguiranno Secret Wars, Charles Soule e Ron Garney riprenderanno a raccontare la vita di Matt Murdock. L’avvocato sarà misteriosamente tornato a New York, non sarà più costretto a vivere a San Francisco e troverà la sua identità di Daredevil inspiegabilmente intatta. Ai nostri occhi tutto ciò sembra strano, ma è esattamente ciò che racconterà l’autore nelle pagine della serie All-New, All-Different Marvel dedicata a Daredevil.
Proprio Soule, durante una recente intervista, ha parlato di questa nuova serie, della vita di Matt Murdock e delle responsabilità che comporta raccontare il personaggio:
Per me, scrivere la serie di Daredevil è un onore, una sfida e una responsabilità. Qualche tempo fa, quando firmai con la Marvel, dichiarai di voler ridurre il numero di titoli su cui lavoravo per potermi concentrare su meno personaggi alla volta e avere l’occasione, come scrittore, di entrare in profondità nelle loro storie. Daredevil è il fumetto che, nelle mie intenzioni, dovrebbe dimostrare quel che sto cercando di fare.
Si tratta di un personaggio complesso, come ci hanno dimostrato moltissimi archi narrativi, e uno di quelli che concedono ai lettori e agli autori di affondare davvero i denti nella carne. In più c’è tutta la parte legale, che conosco per essere stato un avvocato per breve tempo, che ci regala una prospettiva del tutto unica sulla sua doppia identità.
Essere un avvocato di giorno e infilarsi in un costume per fare il vigilante di notte è una vita completamente folle, complicatissima. Il conflitto interiore che provocherebbe nella realtà, con tutte le implicazioni etiche che provengono dal mestiere di legale, è pazzesco. Eppure, in qualche modo, per Matt questo disequilibrio funziona, ha un senso. Ed è questo conflitto che voglio raccontare.
Soule ha poi parlato della carriera di Matt Murdock, che tornando a New York, intraprenderà la carriera di Pubblico Ministero, abbandonando le vesti di avvocato:
Pensate alle mie storie future come a una specie di grande puntata di Law & Order, in cui Daredevil è l’Order, la parte attiva della giustizia, e Matt Murdock e la Law, la legge. L’identità di Matt è nuovamente segreta, nessuno sa che è lui dietro la maschera. Come sia possibile, verrà spiegato sul lungo termine, ma il perché sarà evidente sin da subito.
Come avvocato dell’accusa presso la Contea di New York, sarà coinvolto nei processo di criminali di ogni sorta, dai pesci piccoli ai boss. Il suo primo caso è contro un tale di nome Tenfingers, il capo di una setta piuttosto particolare, un tipo strano. Ho visto le prime immagini di Ron Garney su dilui ed è spettacolare. Matt ha la sensazione che lavorare per l’accusa renda più organica, più allineata la sua vita pubblica con la sua missione di Daredevil, rispetto alla difesa. Può investigare in uniforme e accusare in doppiopetto, ad esempio. un tempo doveva per forza affidarsi al sistema e sperare che esso funzionasse, ma ora ha più strumenti per assicurare un criminale alla giustizia.
Le prove trovate da Daredevil sono tecnicamente ammissibili, dato che si tratta di un privato cittadino. Tuttavia Matt sa di essere, dal punto di vista etico, una sorta di agente governativo e quindi sente che le sue indagini andrebbero considerate al pari di quelle della polizia. Inoltre l’identità segreta dell’eroe sarebbe un argomento facile da sfruttare per ogni avvocato della difesa, quindi ci sono molti aspetti interessanti da questo punto di vista.
Ecco poi che Soule ha raccontato di una delle sue scommesse maggiori per la serie: Samuel Chung, spalla di Daredevil il cui nome da supereroe non è ancora reso noto. L’autore lo ha definito come una matricola, allenata da Matt per fornirgli tutti gli strumenti per combattere il crimine:
Come apprendista, Samuel è quel che un avvocato definirebbe un sognatore. Immigrato illegalmente dalla Cina con i genitori, quand’era bambino, sebbene sia cresciuto a NY e si consideri per lo più Americano non ha la cittadinanza e non ha un percorso agevole per ottenerla. Molto gli è precluso della vita negli U.S.A.: difficile andare al college o trovare un buon lavoro.
Ci sono milioni di ragazzi in questa condizione, oggigiorno, e credo che sia una prospettiva interessante da raccontare. Ho lavorato per anni all’immigrazione e ho conosciuto un sacco di Samuel Chung. Al di là di questo, è uno che sa menare le mani e ha un potere piuttosto figo che riveleremo nelle storie a venire e che si connette direttamente alle abilità di Matt.
Soule infine ha parlato dei personaggi di questa nuova serie, degli eventuali incontri con Elektra, Spidey e The Punisher e soprattutto delle scenografie della Chinatown di Manhattan, luogo di provenienza di Samuel Chong, dichiarandosi entusiasta di come Ron Garney la abbia rappresentata con le matite:
Foggy Nelson sarà presente nella serie, ma il suo ruolo sarà molto cambiato rispetto all’ultima volta che l’abbiamo visto. Non sarà presente come durante la gestione di Waid e Samnee, che hanno fatto un lavoro grandioso, e sarà in qualche modo un po’ in panchina, messo temporaneamente a riposo. Se Matt ha saltato la barricata passando all’accusa, Foggy non lo ha seguito.
Non voglio rivelare troppo riguardo ai personaggi che vedremo nella serie. I primi due nemici sono del tutto nuovi, il primissimo è Tenfingers, di cui dicevo prima. Non ho alcuna intenzione di ignorare i classici villain di Daredevil e sono fiducioso di avere dentro di me una buona storia che riguarda Bullseye.
Il bello di scrivere Daredevil, da questo punto di vista, è la sua identità di supereroe connessa a quella di vigilante di strada, che consente di metterlo in relazione e in conflitto con una grande varietà di personaggi. Sappiate che sono del tutto consapevole del fatto che le strade di Matt sono le stesse di Elektra, di Spider-Man e del Punitore, per fare qualche nome. Credo che sarebbe interessante, in particolare, vedere il nuovo allievo di Daredevil incrociare la strada di Miles Morales.