Alan Moore commenta l’uscita di Watchmen, il sequel della sua iconica storia a fumetti uscito su HBO nel 2019.
Nel corso di una nuova intervista con GQ magazine, Alan Moore ha spiegato che ripudia la serie TV di HBO dedicata a Watchmen, un seguito della sua storia che ha conquistato pubblico e critica, vincendo anche diversi premi Emmy.
Anche se non ha citato direttamente il suo creatore Damon Lindelof, Moore ha spiegato di aver detto allo showrunner di non contattarlo mai più.
Lo showrunner mi ha inviato una lettera durante lo sviluppo con scritto: Caro Mr. Moore, sono uno di quei bastardi che sta distruggendo Watchmen”.
Non è stato il miglior inizio. Ha continuato con quelle che sembravano essere delle divagazioni nevrotiche, mi chiedeva “puoi almeno dirci come si pronuncia Ozymandias?”.
Ho risposto in modo brusco e probabilmente ostile, dicendogli che ero convinto che Warner Bros. fosse consapevole del fatto che né loro, né i loro dipendenti, avrebbero dovuto mai più contattarmi per nessun motivo al mondo.
Moore ha quindi aggiunto:
Ho spiegato che ripudio il lavoro in questione, parzialmente perché l’industria dei film e dei fumetti ha creato delle cose che non hanno nulla a che vedere con il mio lavoro, ma che vengono associate ad esso nell’immaginario collettivo. Gli ho detto “guarda, per me è imbarazzante, non voglio avere nulla a che fare con la tua serie, non disturbarmi mai più”.
Nonostante la mancata benedizione di Moore, Watchmen si è consolidata come un enorme successo, ottenendo ben 11 Emmy Awards – tra cui miglior serie limitata – su un totale di 26 nomination.
Moore è rimasto sconcertato da questo successo.
Quando ho visto le premiazioni televisive e Watchmen ha vinto, ho pensato “Dio mio, una buona parte del pubblico pensa che Watchmen riguarda tutto ciò? Lo reputano un franchise supereroistico dark, grintoso, distopico che affronta il tema del suprematismo bianco? Nessuno di loro ha capito Watchmen?
Wathman ha circa 40 anni ed è molto più semplice rispetto ad altri dei miei lavori. Quante possibilità esistevano di non riuscire a comprendere nulla di tutto ciò? Questo tende a farmi sentire meno che affezionato a quei lavori. Hanno meno valore nel mio cuore.
Moore ha spiegato di non aver mai visto Watchmen, proprio come non ha mai visto produzioni cinematografiche o televisive basate sui suoi lavori.
Sarei l’ultima persona al mondo a guardare gli adattamenti dei miei lavori. Sarebbe una tortura, ma non per un buon motivo.