Recentemente, ci è stata data la possibilità di visionare i primi 40 minuti di “Spider-Man: No Way Home”. Ecco le nostre impressioni, rigorosamente senza spoiler.
Domani uscirà al cinema Spider-Man: No Way Home, l’attesissimo cinecomic prodotto da Marvel Studios e Sony Pictures in uscita il 15 dicembre, che porterà avanti la trama dello Spider-Man di Tom Holland nell’MCU, che si troverà costretto ad affrontare diverse minacce provenienti dal Multiverso.
Giorni fa, ci è stata data la possibilità di vedere i primi 40 minuti del film, ed abbiamo quindi deciso di condividere con voi le nostre impressioni al riguardo, rigorosamente SENZA SPOILER, per non rovinarvi l’esperienza.
Partiamo col dire che il footage – meno di un terzo del film – ci ha completamente soddisfatti, ed anche il resto della sala ha apprezzato molto. Di seguito, le nostre impressioni.
Un Jon Watts in grande spolvero
Il regista Jon Watts imbraccia la macchina da presa con maggiore sicurezza e creatività rispetto ai film precedenti, nei quali si era dimostrato un mestierante senza infamia e senza lode, ma ancora privo di stile, se si vanno ad escludere i vari omaggi fatti ai film di John Hughes.
Qui il regista “osa di più”, come si suol dire, e senza darvi contesto, vi diciamo che abbiamo assistito a diverse gradite tecniche cinematografiche generalmente assenti nei capitoli precedenti, come piani sequenza, lavori di creatività sulla costruzione dell’inquadratura, e per quanto riguarda la narrazione, un ritmo frenetico ma ben gestito nella parte iniziale.
Un piano ben congegnato e spiegato
In tempi recenti, l’MCU ha tristemente lasciato a desiderare per quanto riguarda delle solide spiegazioni; elemento che in precedenza era motivo di vanto e che ora, certe volte, viene trascurato.
L’esempio più recente è Loki e i dubbi dei tanti fan relativi al Multiverso presentato nella serie, oppure alcuni passaggi di Avengers: Endgame, ma non è questo il caso per quanto riguarda ciò che abbiamo visto in questi 40 minuti di Spider-Man: No Way Home.
Le dinamiche tanto discusse dal rilascio dei trailer in poi, sono state chiarite con attenzione, e trovano risposta molti dubbi dei fan. Chi temeva esclusivamente l’effetto fan-service senza alcun tipo di spiegazione logica, può tirare un respiro di sollievo.
Il film inserisce organicamente diverse spiegazioni, e quando virano verso il verboso, alleggerisce lo “spiegone” con umorismo o azione non-stop, o semplicemente lascia abbastanza riferimenti da capire il contesto senza doversi soffermare più di tanto.
Rispetto per il passato, anche se…
Non è ormai un segreto che il film sia costellato da grandi ritorni, e non sono mancate sequenze fortemente memorabili al riguardo in questi primi 40 minuti, a la sorpresa maggiore è l’approccio.
I personaggi vengono trattati con rispetto e riverenza (anche se un particolare momento potrebbe far storcere il naso ad alcuni fan). A quanto abbiamo visto sono attinenti a quanto ci si può aspettare, ed è sorprendete vedere come siano stati legittimamente integrati come personaggi, invece di essere relegati a dispensatori di riferimenti ad avvenimenti passati (che comunque non mancano).
“L’Uomo Ragno e i suoi Fantastici Amici”
Ultimo punto, ma decisamente non per importanza, sono i personaggi visti nei film precedenti. Alcuni di essi si dimostrano più presenti e decisi rispetto al passato, altri si sentono tralasciati dal caos della situazione, ed altri non riescono a vedere la luce in fondo al tunnel, ed in tutto questo, Peter Parker non sembra ancora muoversi verso un territorio legato alla vita adulta, nonostante stia per lasciare il liceo e dirigersi verso il college.
Già in questa prima parte ci sono state diverse situazioni nelle quali potevano essere mostrati gli effetti negativi del gigantesco stress subito da Peter sul suo carattere, magari accennando a della rabbia repressa, ad una voglia di ribellarsi, a qualcosa di tipico per un ragazzo di 18 anni già nella normalità, figuriamoci in un contesto del genere.
In questa prima parte, Peter sembra spaesato e tristemente ancora “infantile”: non irresponsabile, quanto più fortemente naive nel vivere le conseguenze dell’accusa di essere un nuovo super villain omicida, ma non tanto nel modo in cui si approccia al mondo (rimane responsabile, presente ed interessato per quanto concerne le vite delle persone che ama), quanto più nel suo atteggiamento che sembra essenzialmente immutato da quello che dimostrava quando aveva 15 anni.
Nonostante ciò Peter è sicuramente apprezzabile e, come annunciato dal trailer, il problema di fondo scaturisce dalla sua volontà di vivere due vite diverse, risultando poi nell’arrivo dei villain e mettendolo nella condizione di affrontare il suo comprensibile egoismo e disperazione, ma per un maggiore sviluppo su quel settore ci sarà probabilmente bisogno di andare oltre quanto ci è stato mostrato.
In conclusione
Ciò che abbiamo visto ci da l’impressione di poter soddisfare gli ottimisti, ed in alcuni casi persino convincere gli scettici. Ovviamente non parliamo del film nella sua interezza, ma per quanto riguarda questa prima parte, il nostro parere vira fortemente verso il positivo, e speriamo di poterlo mantenere tale una volta visto il film nella sua interezza.
Spider-Man: No Way Home, la trama del nuovo film Marvel
Diretto da Jon Watts, Spider-Man: No Way Home arriverà al cinema il 15 dicembre 2021.
Nel cast tornano Tom Holland (Peter Parker/Spider-Man), Marisa Tomei (zia May), Jacob Batalon (Ned Leeds), Zendaya (Michelle “MJ” Jones), Tony Revolori (Flash Thompson), Jon Favreau (Happy Hogan) e Benedict Cumberbatch (Doctor Strange). È previsto il ritorno di Jamie Foxx nel ruolo del villain Electro (già visto in The Amazing Spider-Man 2) e di Alfred Molina nei panni di Doctor Octopus (antagonista di Spider-Man 2), insieme ad altri personaggi dei precedenti film di Spider-Man. Il resto del cast include Harry Holland, Arian Moayed e Paula Newsome.
Questa la sinossi ufficiale:
«Marvel Studios’ Spider-Man: No Way Home mostra per la prima volta nella storia cinematografica di Spider-Man la sua identità rivelata, ponendo le sue responsabilità da supereroe in conflitto con la sua vita quotidiana e mettendo a rischio coloro a cui tiene di più. Quando chiede l’aiuto di Doctor Strange per ripristinare il suo segreto, l’incantesimo apre uno squarcio nel loro mondo, liberando i più potenti nemici mai affrontati da uno Spider-Man in qualsiasi universo. Ora Peter dovrà superare la sua più grande sfida, che non solo cambierà per sempre il suo futuro, ma anche quello del Multiverso».
Spider-Man: No Way Home fa parte della Fase 4 dell’Universo Cinematografico Marvel. Leggi il nostro speciale!